Dietro l’esonero del tecnico serbo ci sarebbe una sola persona. Ecco tutti i retroscena

Il Corriere dello Sport ha riportato quest’oggi tutti i retroscena riguardo l’esonero di Sinisa Mihajlovic. Secondo quanto riportato dal quotidinano l’allenatore non sarebbe mai stato ben voluto dal presidente Silvio Berlusconi, con il quale non condivideva le stesse idee calcistiche. Il numero uno dei rossoneri, infatti, avrebbe voluto vedere Bonaventura giocare dietro le due punte, mentre il tecnico serbo, invece, ha sempre visto il centrocampista come un esterno. Se il matrimonio tra Sinisa e il Milan è durato fino alla partita con la Juventus, il merito è tutto di Adriano Galliani, che ha sempre apprezzato il tecnico e quindi cercato di far funzionare il rapporto con Berlusconi, almeno fino alla finale di Coppa Italia contro la Vecchia Signora, che in caso di vittoria avrebbe garantito logicamente la riconferma di Sinisa. Il presidente del Milan, dunque, ha agito d’anticipo: esonerare ora Mihajlovic per evitare di vederlo trionfare in Coppa Italia e quindi essere costretto alla convivenza per un altro anno.

LO SPOGLIATOIO – Molti dei calciatori rossoneri aveva costruito un buon rapporto con il tecnico serbo, soprattutto gli italiani a cui si aggiungevano Kucka, Honda, Zapata e Bacca. D’altra parte però c’erano tanti scontenti: Diego Lopez, Menez e Boateng. Divisioni del genere rendono lo spogliatoio molto fragile. E Balotelli? Soprendentemente il calciatore ex Liverpool aveva costruito un rapporto molto solido con il tecnico. Mihajlovic, infatti, apprezza molto l’attaccante e stava cercando d portarlo al massimo per la finale di Coppa Italia.

IL NUOVO MILAN – Dalla sfida di domani contro la Sampdoria, partirà l’avventura del neo tecnico Brocchi. Il Milan tenterà di portare a casa almeno la qualifica in Europa League. La notizia del momento, però, è sicuramente l’arrivo dei Cinesi, capitanati da Robin Lì, tycoon della rete della Repubblica Popolare cinese,  che potrebbero essere i prossimi padroni del Milan. L’intenzione dei nuovi proprietari sarebbe quella di acquistare il 70% del Milan subito e il restante 30% nel giro di un anno, con Berlusconi che cederebbe tutto il pacchetto azionario del Milan.