Il mister granata scherza: «Senza Maxi non si vince? Infatti è in clinica»

Pochi giorno dopo, riprende il cammino del Torino in campionato: la squadra granata è attesa dalla trasferta complicata contro la Roma di domani, una partita che però capita in un momento decisamente molto positivo. La squadra di Giampiero Ventura, che come da rito è intervenuto poco fa in conferenza stampa di mattina, viene da tre vittorie di fila. Tutto molto bello, ma ciò che più piace al tecnico granata, è la mentalità di questa squadra: «Tutto avviene tramite la professionalità e la mentalità, senza parole e proclami: qui si è lavorato molto per dare una immagine positiva del Torino – spiega Ventura – . Siamo una squadra corretta, non sbrocchiamo mai in campo e non diamo mai in escandescenza. Questa annata ci ha insegnato tanto in termini di errori, ma quando io parlo di mentalità intendo dire che quando vai in trasferta, per esempio, a Milano, ci vai per vincere, non per partecipare. Se fai così, vinci davvero, ma questo avviene col lavoro, non con le parole».

«MAXI È IN CLINICA» – Il Torino dovrà fare a meno di Maxi Lopez, ricoverato in clinica per una tonsillite: «Tutto questo complica i nostri piani, abbiamo chiamato dei ragazzi della Primavera, ma siamo ormai abituati alle emergenze – dice Ventura – . Ripenso a quando Maxi diceva che senza di lui non si vince: è una battuta, ma è finito in clinica (ride, ndr)». Sulla Roma: «Nella Capitale mi danno del filo-juventino e non capisco perché. Col Bologna eravamo in pieno controllo del match, se facessimo lo stesso anche con la Roma, questa cosa avrebbe un certo valore. Ci sono verifiche da fare, ma quando parlo di verifiche parlo di un gruppo che a pochi minuti dalla fine non si accontenta del pareggio, ma va a saltare per segnare». Sul caso Francesco Totti vs. Luciano Spalletti: «Inutile parlarne quando non ci sei dentro, a Spalletti sono molto legato, è stato un mio giocatore, ma spiace per Totti».