2016
Inter e Milan, punto cessione: palla al governo di Pechino
I retroscena sulle trattative per le due società milanesi: con la Cina a far da tramite
Due destini simili per Inter e Milan? E in qualche modo c’entra sempre il governo cinese. In Cina, è la politica a decidere quale strada prendere e a chi farla percorrere e ciò si riflette anche nelle operazioni sportive, in termini di acquisizioni e sponsorizzazioni, all’estero. Il punto della situazione, infatti, riguarda le due società milanesi, Inter e Milan, attualmente finite nel mirino del governo di Pechino, azionista e proprietario di tutte le aziende del Paese.
INTER – Come riportato dal Corriere della Sera, per quel che concerne l’Inter, fin qui si è sempre parlato dell’interesse di SCG, il Suning Commerce Group, intenzionato ad acquisire il 20% del club per circa 50-60 milioni di euro: da mesi il gruppo porta avanti la trattativa con Thohir, ma fin qui non ha mai ottenuto il nulla-osta del Safe, vale a dire l’autorizzazione del governo a esportare capitali all’estero. E, sempre per volere di Pechino, il dossier sarebbe stato ora trasferito in mano al colosso Wanda, il cui proprietario Wang Jianlin, ha già acquistato nel marzo 2015 il 20% dell’Atletico Madrid: dunque, acquisire una quota di minoranza dei club è sempre più una consuetudine utile a entrare nel mercato. Dal punto di vista del nulla-osta, infatti, Wanda, lo scorso week-end, avrebbe depositato la richiesta per il Safe e non avrà problemi a ottenerlo. A questo punto ci sarebbero due strade per l’Inter: Thohir potrebbe vendere il 20% al gruppo Suning, come detto precedentemente, ma serve anche l’intesa con Moratti che detiene meno del 30% delle quote oppure l’ex patron potrebbe tornare in sella al club nerazzurro trovando un socio. Wanda permettendo, naturalmente.
MILAN – Situazione simile anche al Milan: i rossoneri sono ad un bivio. Berlusconi potrebbe vendere: in questo caso il gruppo cinese tramite un Advisor Usa, secondo la Stampa, avrebbe offerto 650 milioni per il club e lascerebbe la presidenza onoraria al patron. Oppure, Berlusconi potrebbe cambiare idea e far saltare l’affare all’ultimo momento. Palla al governo cinese: per Inter e Milan non vi sarà nessuna cessione senza il benestare di Pechino.