2016
Da Blissett a Dzeko: 11 attaccanti che hanno fallito in Serie A
Passando per Rush e Pancev: che flop!
Edin Dzeko sembra essere l’ultimo di una lunga serie di attaccanti arrivati in Serie A con enormi aspettative ma che in fin dei conti hanno fallito miseramente. L’attaccante bosniaco è arrivato alla Roma nell’estate del 2015 dal Manchester City ma non è riuscito ad incidere, anzi: sono ormai virali i video dei suoi errori sotto porta. Qui di seguito una classifica sugli 11 centravanti trasformatisi in bidoni nella massima serie italiana.
LUTHER BLISSETT – Luther Blissett fu uno dei regali che il Milan si fece per il ritorno in Serie A nel 1983, un presente che però non fu mai particolarmente gradito a conti fatti. L’attaccante inglese venne acquistato dal Watford e non riuscì mai ad imporsi in Serie A: per lui un magro bottino di 5 reti in 30 gare e una grande raccolta di errori sotto porta, che portarono Gianni Brera a soprannominarlo ‘Callonisset’ (assonanza con Egidio Calloni, noto per le sue gaffe in area di rigore). Dopo 12 mesi tornò al Watford, poca fortuna per lui al Milan.
IAN RUSH – Incredibile fu il fallimento di Ian Rush con la maglia della Juventus. Era il lontano 1987 ed il club bianconero si assicurò per 7 miliardi di lire il profilico bomber del Liverpool (207 reti in 331 partite), con la tifoseria bianconera entusiasta tanto da riservargli un’accoglienza simile a quella ricevuta da Platini. Sul rettangolo verde però Rush non ripagò tutto ciò: 7 reti in 29 partite, tra malanni vari e difficoltà di ambientamento. L’anno successivo Rush lasciò Torino e la Juventus per tornare all’Anfield Road. Che delusione.
OLEKSANDR ZAVAROV – L’erede di Ian Rush alla Juventus fu Oleksandr Zavarov, attaccante sovietico acquistato dallo Zorya. Paragonato ad un certo Diego Armando Maradona, Zavarov ebbe grandi problemi di adattamento in Italia e le sue performance in campo evidenziarono tutto ciò: tra 1988 e 1990 7 reti in 60 gare, tanti errori e poche magie. Nell’estate del 1990 ci fu l’addio alla Vecchia Signora per un futuro in Ligue 1 al Nancy, dove le cose non andarono meglio…
DARKO PANCEV – Solitamente quando un grande attaccante arriva in Italia con un mare di aspettative ma poi floppa clamorosamente è naturale l’accostamento a Darko Pancev. L’attaccante macedone, Scarpa d’Oro nel 1991 con la Stella Rossa, fu acquistato dall’Inter nell’estate del 1992 per 2 miliardi di lire come punta di diamante del reparto avanzato, ma dopo poche gare furono fischi per gli errori sotto porta. Tra 1992-1995, con una breve parentesi in Germania al Lipsia, 3 reti in 19 partite con la maglia dell’Inter. Che fiasco ragazzi.
HRISTO STOICHKOV – Scarpa d’Oro nel 1990 e Pallone d’Oro nel 1994, ma Hristo Stoichkov non è riuscito a mostrare le sue qualità anche in Serie A con la maglia del Parma. Il bulgarò arrivo in Emilia nel 1995 dal Barcellona (76 reti in 151 partite) per ben 12 miliardi di lire ma Stoichkov, che ebbe diversi problemi fisici, finì in panchina in favore di Filippo Inzaghi e Gianfranco Zola: solo 5 reti per lui nella stagione 1995-96, poi il ritorno in Liga al Barcellona.
PATRICK KLUIVERT – Dopo un grande exploit all’Ajax, Patrick Kluivert arrivò nell’estate del 1997 in Serie A al Milan. L’olandese, 39 reti in 70 gare con i Lancieri, però ebbe una stagione decisamente negativa nonostante le aspettative del mondo rossonero: 6 reti in 27 partite, con tanti gol mangiati da segnalare. Nonostante ciò, l’anno successivo Kluivert passò al Barcellona per 30 miliardi di lire.
GUSTAVO JAVIER BARTELT – Dzeko non è stato l’unico attaccante a fallire con la maglia della Roma. Uno dei famosi flop in maglia giallorossa è stato Gustavo Javier Bartelt: implacabile goleador argentino, Bartelt arrivò in giallorosso nel 1998 dal Lanus per ben 13 miliardi di lire con il soprannome de ‘el Facha’, ovvero il bello. Bartelt, accostato a Caniggia, arrivò tra il grande entusiasmo del club giallorosso e del tecnico Zdenek Zeman, non mantenendo però le attese: solo 12 spezzoni per lui tra 1998 e 2000, senza gol all’attivo.
HAKAN SUKUR – Oggi è un politico, ma Hakan Sukur sarà sempre ricordato come uno dei calciatori turchi più importanti di sempre. Non solo: anche come uno dei più grandi flop della Serie A. Dopo aver vinto tutto con la maglia del Galatasaray, Hakan Sukur si trasferì al Torino nel 1995 per 5 miliardi di lire: 5 miliardi, come 5 partite giocate. 0 invece i gol. Tornato al Galatasaray per rigenerarsi, Hakan Sukur tentò nuovamente l’avventura nostrana nel 2000 all’Inter e nel 2001 al Parma: stesso esito dell’esperienza granata, 8 reti in due stagioni.
RIVALDO – Dopo Stoichkov ecco un altro Pallone d’Oro inseribile nei Bidoni d’Oro: parliamo di Rivaldo Vítor Borba Ferreira o semplicemente Rivaldo. Dopo aver vinto tutto al Barcellona, nel 2002 il brasiliano scelse la Serie A ed il Milan: un colpo alla Silvio Berlusconi, che però non portò gli effetti sperati. Solo 5 reti in 22 gare per lui, che a fine stagione risolse il contratto con il sodalizio meneghino per fare ritorno in Brasile al Cruzeiro.
MARIO GOMEZ – Il possibile nuovo Batistuta, pagato 21 milioni di euro, della Fiorentina: parliamo di Mario Gomez, attaccante tedesco arrivato in viola ed in Serie A nell’estate del 2013 tra tante aspettative e grande euforia. Il panzer però ha avuto fin da subito vita difficile con il campionato nostrano a causa di diversi infortuni ed una sfortuna incalcolabile. Sono state solo 7 le reti segnate da Gomez con la maglia della Fiorentina in due stagioni, con il club gigliato che la scorsa estate ha deciso di spedirlo in Turchia al Besiktas in prestito con diritto di riscatto (fissato a 1000 euro!).
EDIN DZEKO – Ed eccoci al tanto criticato Edin Dzeko. L’attaccante bosniaco è stato il colpo di mercato targato Walter Sabatini dell’estate 2015 della Roma, pronta a competere per lo scudetto con uno degli attaccanti più prolifici e ambiti d’Europa. La realtà dei fatti però è ben diversa dalle aspettative iniziali: 8 gol in 26 partite, numeri bassi per un calciatore del suo calibro. Ciò che però porta ad accostare Dzeko ai colleghi sopra citati però è la quantità incalcolabile di errori sotto porta: presto per parlare di flop o è un bidone da Serie A? Parola al rettangolo verde.