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2016

Altro show della Juventus: tris alla Lazio

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dybala esulta juventus marzo 2016 ifa

Mandzukic apre le marcature, poi la doppietta di Dybala

Altro schiaffo alla Lazio, altro squillo al Napoli: la Juventus c’è e non molla la presa sullo scudetto, anzi comincia a cucirsi un altro pezzo del quinto titolo consecutivo. La Lazio, che nel primo tempo sembrava poter imbrigliare la Juventus, si è poi dissolta sotto i colpi bianconeri.

PRIMO TEMPO – I tifosi bianconeri si dimostrano particolarmente caldi fin dall’inizio del match, ma la Juventus lascia il pallino del gioco alla Lazio, che al 6’ si rende pericolosa con il lancio di Lulic per Onazi, anticipato in aria di rigore da Rugani. Innocuo il tentativo di Parolo poi di testa. La Juventus si sveglia subito: lancio per Lichtsteiner, che con uno stop a seguire si invola in area e poi serve Dybala, il quale calcia a botta sicura, ma Marchetti è reattivo. Al 13’ è Pogba a impegnare Marchetti con una bordata dalla distanza: il portiere si salva in angolo. Alex Sandro al 17’ non riesce a indirizzare in porta con il colpo di testa il cross di Lichtsteiner. Il brasiliano prova allora la gran botta dalla distanza, ma non incrocia di un soffio i pali. Clamoroso, invece, l’errore di Pogba, che al 20’ può chiudere il triangolo con Khedira ma sbaglia quello che è a tutti gli effetti un rigore in movimento. Dopo un buon avvio la Lazio comincia a soffrire: al 20’ cross perfetto di Alex Sandro per Dybala, che gira bene di testa, ma Marchetti in volo spazza la paura. I ritmi si abbassano, ma la Juventus si ripropone dalle parti della Lazio al 31’ con Pogba, il cui calcio di punizione finisce sopra la traversa. Immediata la risposta di Keita, ma Buffon para in sicurezza. Cerca il primo palo Dybala al 38’, ma il portiere della Lazio si distende e gli nega il gol. La rete, però, arriva al 39’ con Mandzukic, che con una zampata mette in porta il rasoterra forte di Pogba, il quale si era liberato facilmente degli avversari sul corner.

SECONDO TEMPO – Inzaghi deve rinunciare a Parolo, vittima di un risentimento muscolare, e allora lancia Milinkovic, ma la situazione si mette male al 48’, quando Patric atterra Dybala e conquista la seconda ammonizione: scatta il rosso e, quindi, la Lazio resta in inferiorità numerica. Sulla punizione Hernanes sfiora il raddoppio, ma anche stavolta ci arriva Marchetti con le sue manone. Il portiere biancoceleste, però, non può nulla sul tiro dal dischetto di Dybala: l’argentino trasforma in rete il rigore ottenuto da Bonucci per la trattenuta fallosa di Gentiletti. Tutto facile per la Juventus che può controllare in tranquillità la partita. Ma la squadra di Allegri smette di creare e, infatti, al 64’ fa tris: Mandzukic innesca la ripartenza, Khedira firma l’assist per Dybala, che fulmina Marchetti e firma la doppietta personale. L’argentino potrebbe fare tripletta al 69’, quando scappa con un doppio dribbling a metà campo, si invola verso Marchetti, che vola sul siluro dalla distanza. Nel finale Zaza prova a creare scompiglio, ma non riesce ad entrare nel tabellino dei mercatori. Hernanes ci riprova dalla distanza, ma Marchetti è reattivo anche all’87’.

SAME OLD STORY – Una delle cose con cui la Lazio tornerà a Roma è il tabù contro la Juventus: dal 2003, infatti, non riesce più a batterla. Ma i numeri non mentono: il divario tra le due squadre è evidente, a tratti imbarazzante. La miglior difesa del campionato contro una delle più fragili della Serie A, la sinergia del gruppo contro interpreti solitari. L’unico che si salva è Marchetti, che, a differenza di Buffon, però non può contare sul supporto dei suoi compagni e, quindi, non può fare i miracoli. E la Juventus? Beh, le parole cominciano a finire per descrivere la cavalcata di una squadra a cui qualcuno ha troppo presto fatto il funerale.

TABELLINO – JUVENTUS 3-0 LAZIO

Marcatori: 39’ Mandzukic, 51’ e 64’ Dybala

Ammoniti: Lulic, Sturaro

Espulsi: Patric (doppia ammonizione)

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Rugani, Bonucci, Barzagli; Lichtsteiner, Khedira (70’ Sturaro), Hernanes, Pogba (82’ Asamoah), Alex Sandro; Mandzukic, Dybala (75’ Zaza). In panchina: Audero, Cuadrado, Lemina, Padoin, Evra. Allenatore: Massimiliano Allegri. 

LAZIO (4-3-3): Marchetti; Patric, Hoedt, Gentiletti, Lulic; Parolo (46’ Milinkovic), Biglia (77’ Cataldi), Onazi; Felipe Anderson (52’ Basta), Djordjevic, Keita. In panchina: Berisha, Guerrieri, Braafheid, Morrison, Mauricio, Rossi, Palombi. Allenatore: Simone Inzaghi. 

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