2016
Giaccherini lontano: il motivo è palese
Il progetto riparte da Donadoni: Saputo e la piazza lo hanno convinto
Messa in cassa la salvezza, il Bologna punta a fare il salto di qualità la prossima stagione, ma per farlo dovrà, prima ancora di comprare, tenere chi quest’anno è riuscito a fare la differenza. Un nome su tutti? Quello di Emanuele Giaccherini, esterno attualmente in prestito dal Sunderland. Della situazione del giocatore rossoblu si è già parlato tanto, ma occorre entrare nel dettaglio: il suo contratto con gli inglesi è in scadenza nel 2017. Al momento Giaccherini è in prestito secco (oneroso, il Bologna ha pagato circa mezzo milione per averlo), ma il Sunderland gli paga la metà dell’ingaggio. Proprio qui è il nodo: al momento l’ex juventino guadagna 2,3 milioni netti l’anno. Tantissimi, se li dovesse pagare interamente il Bologna (che probabilmente non potrebbe). Non è tutto: il Sunderland non ha bisogno di monetizzare a tutti i costi, ma può permettersi di aspettare per vendere. Giaccherini, che probabilmente andrà pure gli Europei, è un giocatore rivitalizzato che può valere tanto, infatti lo vorrebbe anche Antonio Conte al Chelsea…
DONADONI RESTA: SAPUTO CREDE IN LUI – Dunque, se per Giaccherini l’affare riscatto è quasi una missione impossibile, non restano che le certezze in casa Bologna: Roberto Donadoni, dopo settimane di voci riguardanti il suo possibile ritorno in Nazionale, dovrebbe rimanere a tutti gli effetti, come riporta anche Il Resto del Carlino oggi. Alla società è piaciuta molto la gestione del gruppo da parte del tecnico soprattutto nei momenti di crisi, come dopo la goleada presa contro il Napoli. Donadoni ha saputo lavorare sulla testa dei giocatori, ma è stato in grado anche di valorizzare calciatori che parevano essersi appassiti: Joey Saputo, insomma, vuole confermare a tutti i costi l’allenatore, che dal canto suo potrebbe avere anche un maggiore potere, soprattutto in tema di mercato, a partire dalla prossima stagione. L’ovazione del Dall’Ara per l’ex commissario tecnico, in questo senso, è stata un segnale evidente: la gente di Bologna vuole Donadoni.