2016
Setti: «Toni e Delneri? Valuteremo»
«E’ stato un anno sfortunato, ma dobbiamo tirare fuori l’orgoglio»
L’Hellas Verona riparte dalla Serie B. La nuova sfida di Maurizio Setti è tornare quanto prima nella massima serie italiana. E’ già tempo di programmazione nel club veneto: lo ha assicurato il presidente del Verona prima di assistere alla vittoria contro il Milan. «Bigon? Ha un contratto, resta con noi. Sogliano? No a un cavallo di ritorno», ha dichiarato Setti, che deve poi chiarire la posizione di Mandorlini, ancora sotto contratto. Per Toni l’avventura si chiuderà qui, mentre Pazzini pare blindato. «A breve prenderemo delle decisioni sui giocatori che vogliono rimanere o andare. Sono pronto per il futuro: ripartiamo eccome, onorando fino in fondo questo campionato. Pazzini? È stato sfortunato, dopo la forma non è arrivata. Poi ha giocato come alternativa a Toni e non è mai riuscito a esprimere il proprio lavoro», ha aggiunto Setti.
PORTA APERTA – Setti guarda indietro per analizzare gli errori commessi e con entusiasmo volge lo sguardo al futuro: «Questo è stato un anno sfortunato, insistiamo lavorando sempre con il massimo dell’entusiasmo. Ci sono ancora da giocare tre partite, bisogna che si tiri fuori l’orgoglio per dimostrare che i ragazzi hanno altre qualità rispetto a quello che dice la classifica. Dobbiamo ripartire in modo migliore, anche per il prossimo anno, vedendo chi avrà voglia e chi invece vorrà andare. La porta sarà aperta, noi dobbiamo fare in modo che questo fine di campionato non sia tragico, ma di grande spessore».
VALUTAZIONI – Non si distruggerà il “giocattolo”, andrà solo aggiustato: «Io ho sempre cercato di fare bene. L’amarezza aumenta, la gente da fuori non può immaginare: il Verona era undici anni che non giocava in A, abbiamo fatto due anni anche molto belli. Quest’anno si sono accumulate varie cose. Toni e Delneri? Ci troveremo, si valuterà. Penso che entrambi hanno dimostrato cosa possano fare, noi ripartiremo con umiltà, questa piazza merita i palcoscenici più importanti del nostro calcio».