2016
Agosta, taxi driver Juventus: «Lo Stadium è stata la svolta»
I retroscena: «Dalla Coppa del Mondo a Cannavaro alla multa di Capello per colpa di Del Piero!»
Giuseppe Marotta, amministratore delegato della Juventus, lunedì ha voluto ringraziare ogni componente della famiglia bianconera per la vittoria del quinto scudetto consecutivo. Tra questi c’è anche Tommy Agosta, taxi driver della Vecchia Signora. Agosta, dal 2003 a servizio della Juventus, ha rilasciato un’intervista a Repubblica – Torino, svelando retroscena ma non solo: «Cinque scudetti di fila dopo due settimi posti, mai creduto a ciò? Assolutamente no. Ma non lo avrebbero mai detto nemmeno molti addetti ai lavori. Credo che la svolta sia stata la costruzione dello Stadium: quell’impianto ha inciso molto sul rendimento della Juve. Del resto, l’ex presidente Blanc me l’aveva detto… Un giorno che andai a prenderlo a Milano mi mostrò una valigetta con i contratti appena firmati per la costruzione del nuovo impianto. ‘In questa borsa c’è il futuro della Juve’, mi disse. Aveva proprio ragione».
IL SEGRETO DELLA JUVENTUS – «Il segreto del successo del gruppo Juve? Il segreto è la serietà di una società che mette i suoi tesserati nelle condizioni ideali per rendere al massimo. Beppe Marotta, ad esempio, è un dirigente molto abile e meticoloso. Quanti chilometri ha macinato al seguito della Signora? Nel 2010 la Juve mi diede una targa per i miei primi 500 mila chilometri, ma adesso siamo ormai arrivati oltre il milione. Del resto ho comunicato nel 2003, dopo lo scandalo doping. Era un periodo duro, si viaggiava spesso con la scorta, c’era pochissima voglia di chiacchierare».
ANEDDOTI E WAG – «Qualche aneddoto? Ricordo l’emozione che provai nel luglio 2006, quando Fabio Cannavaro mi chiese di portare lui e la Coppa del Mondo da Gianluca Pessotto, ricoverato alle Molinette in seguito all’incidente che lo coinvolse. Ma ricordo anche il mio stupore nel portare un biglietto di Coppa Campioni a un emiro a Lugano. Tutt’altro tipo di sensazioni quella volta in cui Capello mi multò perché entrai nello spogliatoio per dare a Del Piero il suo cellulare: fortuna che Alex pagò l’ammenda per me. L’autografo più importante? Quelli di Sentimenti IV e dei Palloni d’Oro Nedved e Cannavaro. E poi una scritta piuttosto celebre fatta da Boniperti in persona: ‘vincere non è importante, è l’unica cosa che conta’. Più simpatico Conte o Allegri? Max è più alla mano. Diciamo che Antonio è diventato simpatico quando è uscito dalla Juve, prima era innavicinabile (ride, ndr). La più bella wag? A parte Roberta Marchisio, che non ha concorrenza, non ho dubbi: Maria Llorente».