Berlusconi fa fatica a vendere, ma i debiti contratti parlano da sé

Segnatevi questa cifra: 1,2 miliardi di euro. È quanto potrebbero spendere i nuovi padroni del Milan per riuscire a mettere mano sulla società rossonera prima di tutto e poi, in un secondo momento, per provare a riportarla sui livelli di un tempo. L’ultima parola, come sempre, è di Silvio Berlusconi, che però l’aveva detto: avrebbe valutato la cessione soltanto ad un gruppo di imprenditori in grado di garantire le fortune rossonere. Il gruppo capitanato da Jack Ma e dal fondo Evergrande Real Estate Group sembrerebbe in grado di farlo. Parliamo di numeri: 500/550 milioni di euro dovrebbe essere la cifra buona per mettere le mani sul pacchetto azionario di maggioranza rossonero (vedremo in che percentuale però, perché Berlusconi potrebbe restare in minoranza al 49%), altri 240 milioni di euro serviranno a tappare i buchi nel bilancio del Milan (e parliamo dei debiti degli ultimi anni), a questi aggiungiamoci altri 300/400 milioni di euro di investimenti che serviranno per parco giocatori e rilancio del brand. 

LA FATICA DI BERLUSCONI – Berlusconi adesso dovrà scegliere, ma è palese, riporta oggi Il Fatto Quotidiano, la sua fatica nel riuscire a liberarsi dell’unica azienda che al momento possiede non in grado di produrre utili. Anche la cassaforte di famiglia, Fininvest, sull’argomento è stata molto chiara: se Mondadori, Mediaset (con Premium recentemente venduta ai francesi di Vivendi), Banzai e Medusa riescono a produrre in qualche modo ricchezza, il Milan invece è una voragine che negli ultimi anni ha accumulato debiti su debiti: l’ultimo bilancio si chiuderà con un altro buco di 89 milioni di euro ed è l’ennesimo buco degli ultimi fallimentari anni. Il trend cinese invece è in crescita: in casa loro gli imprenditori asiatici spendono una fortuna senza battere ciglio (basti guardare l’ultimo mercato della Chinese Superleague), ma ora puntano al calcio europeo per arricchire il proprio movimento e dargli ancora maggiore visibilità. Hanno alle spalle i mezzi e la platea per poterlo fare.