2016
Noordin è un bluff: i soldi dove sono?
Petronas smentisce, i tifosi contro Paparesta: «Cretino chi ti crede»
Il fim pare già visto, quindi niente di nuovo: Bari cerca i soldi di Ahmad Noordin Datò, ovvero l’imprenditore malese che, ormai circa tre settimane fa, aveva sottoscritto un contratto preliminare per l’acquisizione delle quote di maggioranza della società dal presidente Gianluca Paparesta. Noordin avrebbe dovuto versare, secondo l’accordo, 2,5 milioni di euro come caparra confirmatoria dell’acquisto dei Galletti, soldi che sarebbero dovuti arrivare nel giro di pochi giorni e che, invece, ancora non si sono visti. I dubbi crescono, perché Noordin, che nel frattempo si è già fatto vedere in città e allo stadio come il salvatore della patria, ha sollevato più di qualche dubbio da parte di media e tifosi. Come se non bastasse, ieri, è arrivata la smentita di Petronas, il colosso petrolifero malese, che secondo le indiscrezione sarebbe dovuto diventare il prossimo main sponsor del Bari. Petronas ha invece negato ogni coinvolgimento nelle vicende societarie pugliesi parlando di voci «prive di ogni fondamento». Bari incassa.
TIFOSI VS. PAPARESTA – Non è finita qui, a quasi un mese dalla firma di Noordin (che nel mentre pare essere sparito, dovrebbe essere tornato in Malesia), la situazione in casa Bari non è certo migliorata: Paparesta, insieme al socio di minoranza (5%) Cosmo Giancaspro, sta provando a traghettare la squadra verso la zona play-off, ma non è semplice visto che la situazione economica non può certo dirsi floridissima. Lo sa il presidente e lo sanno anche i tifosi, che vedono nell’apparizione improvvisa quanto sospetta di Noordin una mossa dello stesso Paparesta per provare a togliersi di dosso un po’ di pressione. Ieri, riporta Tuttosport, al di fuori dello Stadio San Nicola, su un muro, è apparsa una scritta abbastanza significativa: «Paparesta presenta il grande bluff e i cretini ci credono». Oggi riunione del consiglio di amministrazione per approvare il bilancio dell’anno scorso e ripianare la perdita di 1,4 milioni di euro. Non sarà sempre così.