2016
Cruciani: «L’anti-juventinismo è diventato un mestiere»
Il giornalista tuona: «C’è chi si è anche creato un personaggio»
«Essere Anti-Juve è un mestiere». Parole di Giuseppe Cruciani, giornalista de “La Zanzara”, programma radiofonico di Radio 24 e spesso opinionista per Tiki-Taka. Il conduttore de La Zanzara è stato intervistato quest’oggi da Tuttosport: «Per che squadra tifo? Lazio. Mai stato anti-juventino. Però dal 2006 in poi simpatizzo per la Juventus che è diventata la mia seconda squadra: un sentimento naturale dopo che il club è stato defraudato di due scudetti in seguito a un processo sportivo di stampo stalinista».
COSTRUIRE IL PERSONAGGIO – Prosegue Cruciani: «Calciopoli? Ho seguito con attenzione quella vicenda e ho sviluppato una mia idea: ci fu una vergognosa campagna mediatica con processi allucinanti, ma ci fu anche una parte della società che si è fatta male da sola. L’anti-juventinismo esiste? E’ un lavoro, un mestiere che paga. Nei media la Juventus fa audience a prescindere: puoi parlarne bene o parlarne male. Così c’è chi si è creato un personaggio. Penso a Travaglio, che sarebbe pure juventino, adesso è contro dopo gli eventi di Calciopoli, perché essere contro Moggi era ed è la “cosa giusta”. Mi stupisce, proprio lui che legge con attenzione le carte dei processi, che non si sia addentrato in quelle di Calciopoli, nelle quali è difficile trovare una prova concreta del fatto che la Juventus avesse truccato una partita».