2016
Tommasi: «Il Verona deve ripartire subito»
«Meggiorini potrebbe dire la sua in nazionale»
Damiano Tommasi, ex calciatore e attuale Presidente dell’Associazione Calciatori, presente all’evento Sport Expo, ha parlato dell’attuale situazione del Verona, squadra che lo ha lanciato, ormai destinato alla Serie B: «Bisogna ripartire, pensando che la retrocessione sia solo un dispiacere e non un fallimento. Una stagione storta può capitare. Quest’anno sono mancati molto i goal di Toni, che nelle passate stagioni erano riusciti a tenere il Verona in alto. Ci sono tutti i presupposti per fare un buon campionato di Serie B, bisogna solo non rincorrere il risultato, di programmare il futuro pensando anche all’età dei calciatori e non credere che la promozione debba arrivare già nel girone d’andata. Ripartire da Del Neri? Non parlo delle questioni societarie. Di sicuro è un tecnico di esperienza, ma lui e la società devo condividere le stesse scelte. Pazzini? Pare voglia restare anche in Serie B. La sua esperienza la conosciamo tutti, ma il la Serie cadetta, come si può intuire dal successo del Crotone, insegna che più dei nomi conta la consapevolezza di dover affrontare un campionato lungo e difficile».
L’ALTRA FACCIA DI VERONA – «Se mi aspettavo un Chievo del genere? Ad inizio campionato, nelle nostro visite con l’AIC, parlai col chievo e dissi che essendoci square come Sassuolo, Empoli, Carpi e Frosinone, potevamo affermare che il Chievo Verona, ormai sia di casa in Serie A. Prima, in alcune partite, partiva sconfitto, ora sono le altre squadre a temerlo. E ciò è dimostrato ampiamente dalla classifica. Se il Chievo può restare in alto anche in futuro? Ciò che fa la differenza è la stabilità di gioco, la tecnica societaria, che poi, trasmessa sul campo, ti porta quei 4 o 5 punti in più a fine anno. Questo è quel riesce a fare il Chievo, a differenza di tante altre squadre, ad eccezione però della Juventus. Meggiorini da nazionale? Quest’anno ha giocato molto bene, ma non ha esperienza interzionale. Se guardo gli altri attaccanti, però, anche il giocatore del Chievo potrebbe dire la sua»
CALCIO ITALIANO – L’ex calciatore veronese, infine, si esprime in modo generale sul calcio nostrano: «Il fatto che squadre come Carpi, Frosinone, Sassuolo, Empoli ed ora il Crotone, arrivino in Serie A, vuol dire che il blasone conta fino ad un certo punto e che poi ci pensa il campo a dire la verità. Un progetto tecnico continuo negli anni paga sempre. Sassuolo ed Empoli hanno cambiato pochissimo dalla B alla A, non perché non ne avessero le possibilità, ma hanno voluto continuare nel proprio progetto sportivo. A volte le grandi squadre, rincorrendo i nomi, si scordano di costruire delle basi solide. Perché dopo Meggiorini Verona non ha più dato alla luce calciatori interessanti? In Italia si ha poca voglia e poca lungimiranza. Se si vogliono far emergere ragazzi Veronesi, le squadre di Verona devono averlo come obiettivo primario e pare che né Chievo, né Hellas ce l’abbiano. Questo, però, non vuol dire che non siano in grado di far crescere i calciatori. La primavera del Chievo è riuscita anche a vincere il campionato, ma a quanti di quei ragazzi è stata data possibilità di esprimersi? Purtroppo negli ultimi anni i club di A e B non hanno l’obiettivo di far crescere giovani sul territorio».