2016
Cile, le luci dello stadio si spengono ma l’arbitro fa proseguire
Il recupero big match della terza divisione tra Santa Cruz e Valdivia si è giocato in totale oscurità
Uuno dei paesaggi forse più belli e a tratti poetici di cui si può godere è quello di uno stadio vuoto e deserto quando cala la notte. Le luci spente, l’erba bagnata, magari l’atmosfera della partita che già comincia a respirarsi a tante ore di distanza, il tempo di una passeggiata sul prato verde e poi via. Non devono pensarla così però i giocatori di Deportes Valdivia e Deportes Santa Cruz. Siamo in Cile, campionato di terza divisione che vede uno degli ultimi atti nel big match tra le due formazioni rispettivamente prima e terza in classifica.
LA VICENDA – Si gioca a Santa Cruz, circa 150 chilometri di distanza dalla capitale cilena Santiago. Mentre sono in corso i minuti di recupero del match, con il Valdivia in vantaggio grazie al gol di Guajardo, improvvisamente i riflettori dello stadio smettono completamente di illuminare il campo e lo stadio. Nulla di strano fino a qui, episodi che accadono anche in Serie A anche se in piccole dimensioni, se non fosse che il direttore di gara Patricio Blanca decide di non curarsi di questo piccolo dettaglio. L’arbitro infatti, anziché sospendere il match, impone ai giocatori in campo di proseguire il recupero in condizioni di luminosità nulle, costringedoli a usare il solo l’intuito per individuare il pallone.