Il tecnico della Salernitana ha parlato della lunga amicizia che lo lega all’allenatore campione d’Inghilterra

Il Leicester City ha realizzato il sogno di tutti gli appassionati di calcio. Tanti gli attestati di stima arrivati per mister Ranieri dopo il trionfo in Premier League dei Foxes, e a parlare dell’allenatore campione d’Inghilterra è stato anche Leonardo Menichini, tecnico della Salernitana, ex compagno di squadra ai tempi del Catanzaro e grande amico del personaggio del momento. Di seguito le sue dichiarazioni riportate da La Città di Salerno.

GRANDE AMICIZIA – «Claudio Ranieri, allenatore-gentleman, ha vinto dovunque sia andato: a Cagliari, a Firenze, con il Valencia e il Monaco. In Inghilterra, però, ha esagerato: signori, questa non è una vittoria qualsiasi ma il trionfo della provincia, il Leicester, sui budget extralarge. Insomma un miracolo sportivo. Claudio non è stato soltanto un compagno di squadra. Col tempo è diventato un amico ed è sempre stato una persona perbene. Non ci siamo persi di vista, ci vediamo talvolta ai raduni degli allenatori e attendo il momento propizio per telefonargli e dirgli quanto è stato bravo. L’Inghilterra è la sua dimensione: ambiente caldo ma corretto, pochi fronzoli, gioco interrotto solo quando si deve. Nel Leicester ha portato la sua caparbietà e voglia di vincere ma anche la sua calma olimpica».

IL RANIERI CALCIATORE – «Terzino di rendimento, Ranieri non brillava per tecnica ma per sostanza. Aveva straordinarie doti atletiche ed aerobiche: quando Palanca batteva i calci d’angolo con il magico sinistro, mirando alla porta e sfruttando il vento, Ranieri era l’uomo che doveva piazzarsi sul primo palo avversario per sporcare il più possibile la visuale del portiere. Avevamo una squadra di combattenti – con noi Braglia, Turone e tanti altri – il Catanzaro era la provincia che si faceva largo tra le corazzate del campionato di serie A. Claudio ha ragione quando paragona il suo Leicester al nostro Catanzaro: sono i miracoli del calcio, le stagioni magiche della vita. Sono strafelice per lui e per quello che sta realizzando».

IL VIAGGIO DI NOZZE – A pochi giorni dal suo matrimonio, Menichini fu contattato dal Milan per giocare in prestito una tournée  in Australia: «La chiamata del Milan mi spiazzò e in prima battuta rifiutai dicendo la verità, spiegando che la motivazione era strettamente familiare, anzi coniugale. In pratica avrei dovuto divorziare. Il Milan, invece, mostrò comprensione ed eleganza e ci autorizzò a portare con noi – io e Claudio Ranieri – anche le nostre mogli. Fu bellissimo: di mattina ci allenavamo oppure avevamo le partite e le nostre compagne, Emanuela con Rosanna, la consorte di Ranieri, si facevano compagnia e andavano in giro per lo shopping. Di pomeriggio, invece, lunghe passeggiate in posti da favola, in Australia: Melbourne, Adelaide, Sidney, Perth. Che spettacolo, ragazzi!. Auguro a Claudio Ranieri tutto il bene possibile, merita questo successo perchè ha dimostrato quel carattere che aveva in campo anche come allenatore. Il Leicester è l’esatta fotografia del suo magnifico tecnico».