Elogi per Totti e Dzeko: «Chi entra fa la differenza, Francesco ha voglia»

A due giorni dalla partita col Chievo Verona, parla Luciano Spalletti: il tecnico della Roma apre la volata per il secondo posto, attualmente occupato dal Napoli, a un paio di giornate dal termine della Serie A. La 37^ giornata di campionato dovrebbe essere almeno sulla carta un impegno abbastanza agevole per i giallorossi, che invece potrebbero trovarsi invischiati in una situazione spiacevole qualora la concentrazione dovesse calare. I punti che distanziano la Roma dal Napoli sono solo due: provarci è il minimo. «Per noi giocare contro giocatori che non hanno particolari pressioni e vogliono mettersi in mostra può essere un rischio – annuncia Spalletti ai microfoni radio – . La Roma ha svoltato quando ha imparato a stare insieme in gruppo, questa per me è una grande crescita. La vittoria sul Napoli adesso non conta più niente, dobbiamo pensare soltanto a noi stessi. I gol subiti? È sempre difficile giocare vogliosi di segnare ma non concedere spazi». 

SPALLETTI: «CHI ENTRA FA LA DIFFERENZA» – Anche le scelte ultimamente, da parte dello stesso Spalletti, sono sembrate azzeccate soprattutto a partita in corso. Non è un caso… «Col Genoa chi è subentrato ha fatto la differenza, penso a Edin Dzeko o Francesco Totti, che è uno di quelli che ha lottato, conquistato punizioni e partecipato al gioco – le parole del tecnico romanista a Roma Radio poco fa – . Le mie scelte? Siamo spesso risicati, se c’è qualcuno che torna, come Kevin Strootman, siamo solo che felici. Io cerco di scegliere la formazione migliore in base agli allenamenti, è lì che i giocatori devono dimostrarmi di poter fare meglio di un altro». Chiosa su Radja Nainggolan, vero è proprio uomo immagine di questa Roma: «Io non ho cambiato moltissimo modulo, sono rimasto fedele alla mia idea. A Nainggolan per esempio piace attaccare alto, è un guerriero che crea problemi agli altri e vantaggi a noi. La sua festa di compleanno? Non mi ha invitato (ride, ndr)».