Ieri sera la commemorazione per le 96 vite spezzate nel disastro dell’Hillsborough

Come recita una delle canzoni più famose del Liverpool, “The Fields of Anfield Road”, “Why so many taken on that day? Justice has never been done, but their memory will carry on (perché ne hai presi così tanti quel giorno? Giustizia non è mai stata fatta, ma loro verranno sempre ricordati)”, la paura che giustizia non sarebbe mai stata fatta era tanta, troppa. Ma, invece, giustizia c’è stata per le 96 vite spezzate nella tragica disgrazia dell’Hillsborough, capovolgendo le sorti dell’inchiesta successiva alla strage che attribuiva la colpa agli hooligans.

LA COMMEMORAZIONE – Prima dell’inizio del match di ieri sera contro il Villarreal, che ha visto il Liverpool vincere per 3 reti a zero e raggiungere la finale di Europa League, tutto Anflied ha voluto ricordare, con un’emozionante coreografia, i 96 tifosi che persero la vita il 15 aprile del 1989. Le vittime che rimasero schiacciate nella calca che si era creata tra la massa di gente che spingeva alle loro spalle per cercare di entrare nello stadio e la polizia che ne impediva l’accesso. A distanza dei troppi 27 anni, Anfield ha ricordato i morti di Hillsborough con una coreografica che ha conivolto tutto lo stadio recitante: “96, the greatest family (96, la più grande famiglia)” è questo il messaggio composto con cartoni bianchi e rossi durante l’emozionante “You’ll never walk alone”, inno del Liverpool. Anche sabato era stata organizzata un’iniziativa storica senza precedenti per onorare la memoria delle vittime, con la tifoseria dei Reds e quella dell’Everton unite nel dolore, che, davanti alla St. Georges Hall, hanno intonato in coro l’inno del Liverpool al fine di chiedere definitivamente giustizia contro la polizia di Sheffield.