Due figure all’apparenza poco rilevanti, ma di un’importanza clamorosa in società

Il Leicester City è sulla bocca di tutti. Il miracolo costruito da Ranieri ha già fatto il giro del mondo, ma in pochi sanno davvero cosa c’è dietro la vittoria del titolo della Premier League. Alla base un concetto fondamentale: ragionare da squadra senza dare troppo peso ai singoli, al costo di esclusdere anche i top player. E questo è un discorso che, a prescindere dal calcio, potrebbe essere portato anche nelle aziende.

WALSH E SHAKSPEARE – Ma l’edizione odierna di Libero ha deciso di portare alla luce due figure fondamentali per il Leicester: Steve Walsh e Craig Shakesperare. Il primo, figura oscura per il calcio italiano che potremo identificare come un osservatore più importante e un direttore sportivo meno vistoso, è stato capace di costruire con circa 40 milioni una squadra che ora ne vale 130. Ranieri deve ringraziare proprio Walsh per gli arrivi di Kanté e Mahrez, due dei protagonisti dell’annata strepitosa.

IL VICE DIRETTORE – E Craig Shakespeare? Il suo ufficio è accanto a quello di Walsh, e come recita l’organigramma societario non è solo un assistente, ma un vice direttore capace di stare dietro una scrivania e anche in tuta sul campo: un vero e proprio collante tra squadra e società. Non è però tutto oro ciò che luccica: stando alle indiscrezioni riportate da Il Foglio, infatti, il miracolo Leicester non sarebbe esistito se la dirigenza avesse rispettato il fair play finanziario: si tratterebbe, infatti, di un caso di doping finanziario con il proprietario thailandese che ha gonfiato le casse societarie per raggiungere l’obiettivo celebrato da tutti.