2016
Addio calcio: 15 giocatori ritirati nel 2015/2016
I giocatori che hanno deciso di dare l’addio al calcio giocato
Non solo Luca Toni. L’attaccante dell’Hellas Verona ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo e di lasciare il mondo del calcio giocato dopo oltre 300 gol realizzati in carriera tra Italia ed estero (306 per la precisione). Il calciatore ha lasciato il calcio giocato dopo una grande carriera. Toni è salito alla ribalta però non giovanissimo. E’ passato tanto tempo prima che il grande calcio si accorgesse di lui ma alla fine Toni ce l’ha fatta e a suon di gol ha vinto un Mondiale con l’Italia nel 2006, una Bundesliga con il Bayern Monaco, è stato il primo calciatore italiano ad aver vinto la classifica marcatori in Serie A con due maglie diverse (Fiorentina e Verona), il più anziano vincitore della classifica marcatori del nostro campionato e il primo italiano a vincere la Scarpa d’Oro e l’unico insieme a un altro ‘vecchietto’ terribile, Francesco Totti. Quella di ieri è stata la domenica degli addii. Oltre a Luca Toni anche Gianpaolo Bellini ha dato il suo addio all’Atalanta e al calcio. Il difensore ha dedicato la sua intera vita alla Dea partendo dalle giovanili e giocando per tutta la carriera con la sola maglia nerazzurra. Bellini, come Toni, ha realizzato un gol su rigore nella sua giornata d’addio trovando il 6° gol della sua carriera, il primo davanti al pubblico amico. In Italia anche un altro calciatore, fra i più famosi per i suoi trascorsi al Catania e alla Juventus, ha annunciato l’addio e si è già ritirato. Stiamo parlando di Almiron. L’argentino aveva firmato con l’Akragras, spinto dall’amicizia con il tecnico Nicola Legrottaglie ma a metà stagione ha detto addio al club agrigentino lasciando il mondo del calcio giocato e passando dietro la scrivania.
VECCHIE CONOSCENZE – Cinque vecchie conoscenze del calcio italiano si sono ritirate nel 2016. Alvaro Recoba e Kallon, ex giocatori dell’Inter, hanno annunciato l’addio al calcio giocato quest’anno. Recoba, arrivato in Italia nel 1997, ha trascorso 10 anni in nerazzurro con la sola eccezione del ’99 quando a gennaio venne ceduto in prestito al Venezia (11 gol in 19 presenze con Novellino in Laguna). El Chino ha smesso di regalare magie. Recoba ha giocato la sua ultima partita con la maglia del Nacional nella sfida scudetto dei play-off contro il Peñarol per 3-2 il 14 giugno 2015 laureandosi così per la seconda volta in tre anni campione nazionale. Lascia così il calcio giocato con 613 partite disputate (nazionali comprese), 200 gol segnati e 10 titoli vinti tra cui 2 campionati italiani e una Coppa UEFA con l’Inter. Dà l’addio ufficiale al calcio giocato il 31 marzo 2016 con una partita celebrativa giocata allo Stadio Gran Parque Central di Montevideo con i suoi ex compagni e amici Javier Zanetti, Ivan Zamorano, Francesco Toldo, Andrés D’Alessandro, Iván Alonso, Tabaré Viudez, Carlos Valderrama, Marcelo Gallardo e Juan Roman Riquelme. Anche Kallon, ex Inter, ha appeso le scarpe da calcio al chiodo. L’attuale tecnico della nazionale Under-17 del Sierra Leone ha detto addio al calcio, lasciando il Kallon Football Club, di cui è presidente. Hanno lasciato il rettangolo verde anche Mario Frick, primo giocatore liechtensteinese della nostra serie A, vanta dei trscorsi nel Verona, nell’Arezzo, nella Ternana e nel Siena. Il 12 ottobre 2015, al termine della partita Austria-Liechtenstein (3-0), dice addio alla Nazionale all’età di quarantuno anni. È il miglior marcatore nella storia del Liechtenstein con 16 reti, di cui detiene anche il record di presenze (125). Si è ritirato e ha deciso di aprire una bancarella Marcelo Zalayeta. El Panteron, attaccante uruguaiano ex Juventus, Empoli, Napoli, Bologna e Perugia, bomber di scorta bianconero. Nel 2011 è tornato in Patria, nel Penarol, annunciando l’addio pochi mesi fa.a. Anche Anthony Reveiller è una vecchia conoscenza del nostro calcio. Il difensore ha giocato per 13 volte con la maglia del Napoli nella stagione 2013/2014 e quest’anno ha deciso di ritirarsi dopo un’avventura nel Sunderland.
ALL’ESTERO – Ci sono poi alcuni calciatori che non abbiamo avuto la fortuna di poter ammirare nel nostro calcio ma che hanno lasciato comunque il segno e che hanno deciso di ritirarsi in questa stagione. Il portiere Timo Hildebrand, tedesco, ha giocato nella Bundesliga ma anche nella Liga con il Valencia e nella Liga portoghese con lo Sporting ha annunciato il suo ritiro Il 29 marzo del 2016. Un altro grande campione ha deciso di smettere. Stiamo parlando di Raul Gonzalez Blanco, uno dei più grandi attaccanti degli anni ’90 e 2000 e ha dedicato buona parte della sua carriera al Real Madrid. È il terzo giocatore con più gol segnati (71) e il quarto con più presenze (144) nella storia della Champions League, nonché il terzo miglior marcatore delle competizioni UEFA per club con 77 reti. Con 1063 incontri disputati, rientra anche nella ristretta cerchia dei calciatori con almeno 1000 presenze in carriera. Ha concluso la sua carriera il 15 novembre, vincendo il titolo NASL, nella finale play-off vinta per 3-2 contro l’Ottawa Fury. Un altro campione dell’epoca di Raul che ha deciso di dire addio al calcio è Robert Pires. L’ex esterno francese, esploso nel Marsiglia e consacratosi nell’Arsenal di Wenger, Pires ha concluso la sua carriera nel Goa, Indian Super League, annunciando il suo ritiro lo scorso febbraio. Hanno deciso di appendere gli scarpini al chiodo anche Degen, difensore del Basilea con trascorsi nel Borussia Dortmund e nel Liverpool; Valeron, eterno centrocampista spagnolo esploso con il Deportivo La Coruna; Juanfran, terzino ora al Levante; Stranzl, difensore del Borussia Mönchengladbach; e José Roberto da Silva Júnior, noto come Zé Roberto, esterno mancino che ha vestito, fra le altre, la camiseta del Real Madrid e che concluderà la sua avventura calcistica con il Palmeiras a fine 2016.