2016
«Norma salva-Palermo? Adesso basta!»
La società specifica: «Noi eravamo anzi contrari a questo sistema»
La lotta salvezza sta lasciando strascichi importanti di polemiche alle spalle. L’ultima riguarda il cosiddetto “paracadute” per le squadre che retrocederanno, ovvero la somma di denaro che la Lega di Serie A dovrebbe versare alle squadre che andranno in Serie B. Tra queste potrebbe esserci il Palermo (che si giocherà la permanenza in massima serie con il Carpi). Come riportato da molti organi di informazione ultimamente, qualora la squadra di Maurizio Zamparini dovesse davvero retrocedere (cosa al momento difficile), percepirerebbe come da accordi circa 25 milioni di euro, cioè molti più soldi di quanti ne avrebbe senz’altro rimanendo in massima serie… «In riferimento a quanto pubblicato da alcuni organi d’informazione su una presunta “norma ad squadram per salvare Zamparini”, l’U.S. Città di Palermo rigetta ogni illazione ed invita la stampa sportiva nazionale ad informarsi sull’operato del club rosanero in Lega Calcio», ha scritto poco fa il sito ufficiale del club siciliano in riferimento alle ultime.
PALERMO: «NOI ERAVAMO CONTRO IL PARACADUTE» – Le notizie parlavano, nello specifico, di una norma studiata per salvare dal fallimento un club importante ma ultimamente in difficoltà come quello rosanero, che con una eventuale retrocessione potrebbe pagare parecchio in termini economici. Non con il “paracadute” però. Il Palermo sottolinea come in verità la società però fosse contraria a tale sistema di distribuzione delle risorse: «La nostra società è una delle due (insieme al Chievo Verona) ad aver votato contro nella delibera del 26 febbraio 2016, la stessa che oggi suscita tanto clamore: il Palermo, inoltre, aveva già votato contro nella delibera di distribuzione delle risorse del 19 novembre 2012 (insieme al Chievo Verona) ed a quella relativa alla distribuzione del cosiddetto “paracadute” del 3 dicembre 2012 (insieme al Chievo Verona ed al Torino), in cui già si prevedeva il meccanismo dei “3 anni su 4”. Tale polemica, pertanto, manifesta inesattezze del tutto ingiustificate». Fine della polemica?