Il figlio del noto giornalista è stato squalificato per 10 giornate per insulti razzisti

Lo scorso Marzo il figlio di Paolo Bargiggia, ovvero Luca Bargiggia, è stato squalificato per 10 giornate per insulti razzisti. La Clodiense, squadra dove milita il centrocampista classe 1996, aveva deciso di fare ricorso, un ricorso, però, che la Figc ha deciso di respingere, riportando nel referto quanto Bargiggia aveva detto al suo avversario. Ecco le parole che possono essere lette nel rapporto della Corte Sportiva d’Appello: «Va precisato in punto di fatto che l’espressione sanzionata, testualmente riprodotta nel rapporto del Direttore di gara, così recita: “che c…. vuoi negro di m…., ridammi i marò”, e che, sempre secondo la refertazione arbitrale, “da questa frase ne scaturiva una mischia” fra i calciatori delle due società».

IL RICORSO – Il ricordo della Clodiense si basava sul fatto “che l’atleta apostrofato non è di pelle nera, ma di colore olivastro“. Secondo la società tale espressione non risulterebbe un insulto per motivi di razza, ma un semplice “intercalare di routine“. La tesi, sempre secondo quanto detto dalla società del calciatore, sarebbe confermata dal richiamo alla “restituzione” dei marò, che costituirebbe un semplice insulto dato dalla foga del momento. 

LA RISPOSTA – Ecco il comunicato con il quale la Corte d’Appello ha contestato le attenuanti avanzata dalla Clodiense: «La circostanza che alle parole offensive sia stato soggiunto “ridammi i marò” non attenua la valenza denigratoria della precedente espressione, anche perché l’evidente richiesta di “restituzione” alla propria persona (“ridammi”) è del tutto priva di senso logico: la sanzione va dunque confermata, tenuto anche conto del comportamento processuale del calciatore che, in occasione della riunione, in risposta a specifica domanda, ha negato di aver pronunciato la frase 3 discriminatoria refertata, ponendo in essere un inaccettabile tentativo di contrastare la valenza probatoria del rapporto».