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2016

Di Francesco: «Berardi, meriti la Juve»

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di francesco indicazioni sassuolo maggio 2016 ifa

E tifa Juve anche per la Coppa Italia: «Vogliamo l’Europa»

In occasione del Premio Cesarini, il primo messo in bacheca, Eusebio Di Francesco parla a tutto campo. Si parte dalla finale di Coppa Italia: «Spero vinca la Juve, perché sarebbe fantastico partecipare alle coppe. Non riesco a capire come l’Europa League possa essere considerata da qualcuno un “fastidio”. Per noi sarebbe un ulteriore passaggio di crescita», ha dichiarato l’allenatore del Sassuolo, un modello per il calcio italiano: «Siamo la seconda squadra di tanti innamorati di pallone. E questa è una grande vittoria. Sono felice di aver creato insieme alla società un’identità forte in campo e fuori dal campo. Siamo una famiglia e, credetemi, non è una frase fatta».

IN RAMPA DI LANCIO – Fresco di rinnovo con il club neroverde, Di Francesco rischia di perdere Domenico Berardi, il quale potrebbe passare alla Juventus: «Lui è davvero una specie di figlio e quindi non voglio mettergli pressioni. Berardi forse non ha reso nell’ultimo torneo al massimo delle sue potenzialità ma è maturato. Anche dal punto di vista comportamentale. Merita una grande occasione. La Juve è la società più adatta a un calciatore come Berardi. Un talento che può soffrire il cambio di squadra, di ambiente. La Juve lo aiuterebbe a inserirsi e lo aspetterebbe», riporta La Gazzetta dello Sport.

GIOVANI PROMESSE – Al Sassuolo del resto non mancano talenti: «Pellegrini ha fatto intravedere grandi cose. Resterà con noi ancora un anno anche se la Roma può riscattarlo a una cifra già pattuita. Sensi? Non lo paragonate a Verratti, ha bisogno di crescere senza pressioni. I paragoni fanno male. E sono curioso di allenare Mazzitelli che arriva dal Brescia. Li aiuteremo a entrare nel calcio di Serie A. Io non sopporto la parola “bocciato”. Preferisco dare sempre un’altra opportunità, soprattutto ai giovani di qualità». Uno che avrebbe voluto allenatore è, invece, Bernardeschi: «Un anno fa abbiamo provato a prenderlo. Lo avevo visto nel Crotone e me ne ero innamorato. Ha qualcosa di speciale».

L’ASTICELLA – Ripetere in Italia la favola del Leicester è, però, difficile per il Sassuolo: «In Inghilterra i diritti televisivi sono distribuiti in maniera più equa. Però a noi piace sognare e Squinzi è un patron ambizioso. A volte, ridendo, parla di scudetto o ci invita a conquistare dieci punti in più rispetto al campionato precedente. Lo dice scherzando, ma così ci obbliga ad alzare mentalmente l’asticella. Però, attenti, non butta via i soldi… E non gli chiederei mai un acquisto fuori dalle nostre potenzialità. Sassuolo deve crescere piano piano. Dobbiamo aumentare il numero delle presenze allo stadio, degli abbonati. Ci proveremo con tutte le nostre forze», ha spiegato Di Francesco, il quale ha spiegato che del campionato di quest’anno gli è piaciuto il tentativo di alzare la qualità del gioco da parte di tutte le squadre, mentre lo hanno infastidito gli isterismi, anche tra allenatori. 

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