2016
Buffon sceglie Ventura: «Crea sintonia»
Sulla Juventus: «Ci manca poco per la Champions League»
Scelto dalla Mastercard come uomo immagine a due settimane dalla finale di Champions League, Gianluigi Buffon parla della massima competizione europea tra orgoglio e rodimento. «Uno sportivo che è abituato alla vittoria e la conosce bene, cerca sempre di non fare scelte, ma di giocare per vincere sempre e tutto. Non sceglie mai», risponde il portiere della Juventus quando gli viene chiesto se preferisce vincere la Champions League o il Mondiale in Russia. Poi spiega cosa manca alla squadra bianconera per trionfare in Europa: «Dopo la finale giocata la scorsa stagione e l’ottavo di finale giocato alla pari con il Bayern di quest’anno, posso dire che la cosa che ci mancava l’abbiamo trovata ed è la certezza e la consapevolezza di essere arrivati tra le prime della classe».
STRATEGIA – Non si sbilancia, invece, sul mercato, vista la grande fiducia nel lavoro della dirigenza: «Siamo già una squadra molto competitiva. Se dovessimo rimanere così, mancherebbe poco per poter provare questo benedetto assalto alla Champions. Certo, se parte qualcuno di spessore, allora si dovrebbe rivedere la strategia e bisognerebbe riaffacciarsi sul mercato con altro tipo di idee. Ma la dirigenza della Juventus negli ultimi anni ci ha dimostrato con sicurezza di saper gestire queste situazioni: anche quando ha dovuto sostituire giocatori che sembravano insostituibili», ha spiegato Buffon, che ha parlato dell’importanza di Patrice Evra nello spogliatoio della Juventus: «E’ un ragazzo molto seguito e non parla mai a sproposito. E’ una colonna». Su Paul Pogba: «È cresciuto esponenzialmente in fisico, tecnica e leadership. Non ho mai visto un centrocampista così, può essere il vero crac degli anni a venire».
VALUTAZIONI – Si affrontano poi altri temi. Dall’approdo di Antonio Conte in Premier League: «Cosa porterà? Divertimento per i giornalisti, visto che ci sono pure Mou, Guardiola, Conte… (ride) ci sarà molto di cui parlare dopo le conferenze. E comunque Conte lascerà la propria impronta in Inghilterra». Poi sulla finale di Milano: «Credo che se c’è una giustizia sportiva dovrebbe vincere l’Atletico Madrid, dopo aver perso in maniera sfortunata e clamorosa la finale di due anni fa al 93. Credo molto nelle rivincite sportive che la vita si diverte a dare, ma un compito davvero arduo, perchè il Real Madrid ha un’attitudine più alta a giocare certe partite».
LA NAZIONALE – E poi si apre un capitolo sugli Europei: «Favorite? Credo che ci sia sicuramente la Francia, perché gioca in casa e ha giocatori di grandissimo spessore, poi la Germania, forte per tradizione e non fallisce le competizioni. E poi la Spagna. Belgio e Italia outsider». Nella conference call Buffon parla in maniera specifica della situazione azzurra: «Non sarà facile dopo gli infortuni di Marchisio e Verratti: abbiamo perso due giocatori di qualità. L’Italia è in una fase di grande cambiamento. Sono sicuro che il futuro sarà roseo, con le nuove generazioni che stanno emergendo. Ma per l’avventura in Francia servirà trovare subito l’assetto giusto, altrimenti…». E per la panchina futura si parla di Giampiero Ventura: «Vivendo a Torino ho potuto constatare che con lui in panchina i tifosi granata hanno ritrovato passione e linfa. Ha rianimato il Toro, poi in Nazionale come in un club conta dare sintonia alla squadra e lui lo sa fare».