Gilardino sul futuro: «Resto, ma se sono fondamentale per il progetto»

Un nuovo orizzonte per il Palermo, che dovrebbe cambiare proprietà e molti giocatori. Il presidente Maurizio Zamparini è pronto a vendere il club siciliano: il terreno privilegiato è il Nord America e, infatti, ieri c’è stato un incontro a Vergiate tra Zamparini e il rappresentante della banca che sta cercando investitori in giro per il mondo.

SEGNALI – Un’opzione è la famiglia Viola, che ha posto radici a New York. «Non abbiamo acquistato il Palermo. È vero però che abbiamo l’interesse un giorno di investire in una società di A, possibilmente una del Sud, perché abbiamo origini siciliane, lucane, campane e pugliesi. Il Palermo è il sogno, la città del nonno materno (la nonna è di Palo del Colle in Puglia), la squadra per cui facciamo il tifo assieme al Napoli. Uno dei miei fratelli invece ha un difetto: è juventino. Qualcuno comunque mi ha mandato un libro di presentazione della società da esaminare, ma non l’ho ancora fatto. Sarebbe un onore metterci un giorno alla guida del Palermo, ma non ho parlato con Zamparini. L’unico presidente che conosco è De Laurentis, perché l’anno passato lo onorammo all’annuale cenone della Niaf a Washington», ha dichiarato John Viola, presidente a tempo pieno del Niaf, la più potente organizzazione di italo-americani. Un’accelerata potrebbe esserci nei prossimi 15-20 giorni, ma arrivano proposte anche dall’Indonesia e dal Canada.

SCENARI – Il Palermo, però, deve anche programmare la prossima stagione. Stefano Sorrentino e Franco Vazquez sono destinati ad andare via, così come Enzo Maresca, che non rinnoverà. Da verificare il futuro di Davide Ballardini, che vuole garanzie sulla prossima squadra. Potrebbe restare, invece, Alberto Gilardino: «Ho ancora 2 anni di contratto, a Palermo sto bene con la mia famiglia. Sì, sono stato messo in discussione in questa stagione, ma non ho mai mollato. Ci saranno da valutare alcune cose: se resto, voglio essere fondamentale per il progetto», ha dichiarato l’attaccante a La Gazzetta dello Sport. Sugli altri due: «Franco è stato grande, gli auguro il meglio. Per Stefano vedremo che cosa succederà nei prossimi giorni».