2016
Vazquez: «A giugno penserò a dove andare»
Il Mudo parla e racconta del suo addio al Palermo. Sul futuro rimane incerto ma l’obiettivo è riconquistare l’azzurro
Il suo soprannome dice tutto, il Mudo, perché è sempre stato restio a parlare, ma quando parla non è mai banale, nemmeno quando è obbbligato a farlo, come in questa circostanza. Franco Vazquez saluta Palermo, la città che lo ha fatto esplodere nel grande calcio e che gli ha permesso di prendere il volo verso altri lidi, più ambizioni, senza lasciargli rimpianti e/o delusioni. Anzi, il Mudo ha incarnato in todo la tifoseria rosanero e l’ha incantata tra dribbling e finezze da funambolo, ma, per Vazquez intervistato da Dxt Carlos Paz, la cosa più bella è stata: «Salutare nel migliore dei modi realizzando quel che avevamo promesso con tutto il gruppo. Questo mi rende felice». Un saluto che in realtà non era altro che il preludio ad un addio, perché continua dicendo: «Si è chiuso un ciclo non posso dare al Palermo più di quel che ho dato. Sono stati tre anni molto belli, ora ho bisogno di cambiare aria e avere nuovi stimoli, nuovi obiettivi».
IL FUTURO – Vazquez è finito già da tempo nella lista della spesa delle big, italiane e non, ma su questo tiene veramente fede al suo soprannome perché il Mudo resta muto: «Per ora non c’è nulla, voglio solo godermi le vacanze perché è stato un anno stressante. Più in là, quando arriverà giugno, penserò a dove andare nella prossima stagione». Che sarà Milano oppure l’estero? Sicuramente andrà via da Palermo, dopo l’ultima annata molto travagliata che gli ha permesso, nonostante tutto, di crescere ancora sia sul piano tecnico sia su quello caratteriale: «Per me è stato un anno molto buono, perché sento di essere cresciuto in molti aspetti. Quando le cose non vanno come si spera, è qui che uno deve farsi forza, abbassare la testa e lavorare il doppio. Avere questo peso mi ha fatto crescere sia dentro che fuori dal campo».
MILAN? – Chissà che alla fine, pur lasciando Palermo, il talento brillante di Vazquez non si sposti solo di qualche centinaio di chilometri a nord. Infatti anche lui lo ha detto chiaramente che se ci fosse la possibilità di rimanere in Italia ne sarebbe felice. «Chiaramente il campionato italiano lo conosco abbastanza bene – ha ammesso il fantasista – adattarmi non sarebbe difficile come potrebbe essere altrove». Un messaggio d’amore verso la Serie A e verso chi, in Italia, lo segue con interesse, come ad esempio Galliani per portarlo al Milan, ma Vazquez resta inamoviblie, silenzioso e aperto a tutte le destinazioni: «Sono disponibile ad ascoltare tutte le proposte e accettare quella che credo migliore».
L’AZZURRO – Tra le tante soddisfazione personali, però, n’è mancata una, la convocazione in Nazionale. Proprio così, Vazquez non sarà nell’aereo che portera gli Azzurri in Francia per gli Europei, con il sogno sfumato sin dalle pre-convocazioni di Antonio Conte. Il Mudo non può che dirsi dispiaciuto di questo, perché: «Era un obiettivo che mi ero prefissato sin dall’inizio di questa stagione però devo rispettare le decisioni dell’allenatore, che siano giuste o meno».Qualunque sarà la sua nuova avventura Vazquez ha sin da subito un obiettivo preciso, riconquistare la maglia azzurra. Magari anche di seguire le orme di Dybala che è esploso in maglia bianconera,ma di tutto questo, però, Vazquez non parla, gli sta un saluto, anche senza parole. Perché il Mudo è pur sempre il Mudo.