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Juventus: chi sono le ragazze Scudetto 2016

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hostess scudetto 2

Arianna, Ambra, Francesca, Janet, Mehrnaz e Yana: conosciamole meglio

Sono passati otto giorni dall’incoronazione della Juventus Campione d’Italia, che imponendosi per 5 a 0 contro la Sampdoria ha potuto celebrare a dovere l’impresa in cui è riuscita quest’anno. Un inizio di stagione che sembrava promettere tutt’altro, con i bianconeri che alla 10^ giornata avevano racimolato solamente 12 punti. Poi la svolta: dal derby conquistato contro il Torino, la squadra di Massimiliano Allegri è riuscita a raggiungere la cifra record di 15 vittorie di fila, collezionando ben 26 successi in 28 match disputati. Il quinto titolo consecutivo, conquistato matematicamente con tre giornate d’anticipo, non poteva che concludersi con uno Juventus Stadium in delirio e una super-premiazione, dal sapore ancora più speciale rispetto a quelle degli anni passati.  

LE RAGAZZE SCUDETTO – Al termine dell’ultima gara casalinga contro i blucerchiati, ecco che si prepara il palco per accogliere la premiazione tanto desiderata. Chi ha seguito la cerimonia, di certo avrò notato le bellissime hostess presenti, incaricate di assistere della consegna delle medaglie e del trofeo ai giocatori. A grande richiesta, dopo il successo dell’anno scorso, calcionews24.com ha intervistato per voi tutte e sei le ragazze che hanno preso parte all’evento. Ecco chi sono: 

NOME: Ambra Sabbioni
ETA’: 24
LUOGO DI NASCITA: Milano
STUDIA: Economia
IMPIEGO: consulente aziendale, lavora spesso come hostess/immagine in diversi eventi
HOBBY: moda, viaggi e sport. Ha giocato a basket per 14 anni, ha praticato nuoto e ora è appassionata di crossfit
INSTAGRAM: @ambri92

NOME: Arianna Sopegno
ETA’: 22
LUOGO DI NASCITA: Torino
STUDIA: laureanda in Scienze dell’Amministrazione e Consulenza del lavoro (ramo Giurisprudenza)
HOBBY: ama lo sport, in particolare il pattinaggio artistico sul ghiaccio. Le piace viaggiare e conoscere nuove persone. È amante dei cani (ne ha sei!) e si occupa di diffondere la triste realtà dei levrieri maltrattati in Spagna e Irlanda. In attesa di trovare un impiego inerente agli studi fatti, lavora come modella e hostess

NOME: Francesca Alladio
ETA’: 22
LUOGO DI NASCITA: Torino 
STUDIA: Scienze della Comunicazione presso l’Università di Torino
IMPIEGO: modella e hostess sia in Italia che all’estero
HOBBY: ha giocato a pallavolo per dieci anni, raggiungendo anche la Serie C. Le piace sciare 
INSTAGRAM: @fralladio

NOME: Najat Janet Ilhami
ETA’: 27
LUOGO DI NASCITA: Marocco
STUDIA: Amministrazione, Finanza e Marketing
IMPIEGO: lavora presso uno studio di commercialisti 
HOBBY: pratica golf e boxe. Le piace il calcio e frequenta spesso lo stadio Meazza

NOME: Mehrnaz Aliyar
ETA’: 28
LUOGO DI NASCITA: Iran
STUDIA: è laureata in Ingegneria dell’Architettura a Teheran. Nel 2013 ha conseguito la laurea specialistica in Architettura per la Sostenibilità presso il Politecnico di Torino
IMPIEGO: Responsabile ufficio tecnico presso una piccola azienda, ma lavora anche come hostess e modella per eventi o sfilate.
HOBBY: running, thai boxe, tennis, ama il calcio. Ha giocato a basket per 8 anni
INSTAGRAM: @mehratz

NOME: Yana Gavrylyuk
ETA’: 23
LUOGO DI NASCITA: Odessa, Ucraina
STUDIA: Economia
IMPIEGO: lavora presso uno studio di commercialisti, ma spesso anche come modella e hostess per eventi
HOBBY: diversi sia artistici che sportivi, ma la sua vera passione rimane quella del mondo culinario in tutte le sue forme
INSTAGRAM: @yanagravrylyuk

Ciao ragazze, cominciamo! Il vostro è un ruolo importante nel rituale della premiazione, avevate già avuto esperienze di questo tipo?
Ambra:
«Sì, lavorando spesso come hostess, ho avuto l’occasione di partecipare a premiazioni simili, come le finali di equitazione all’ippodromo di Milano, ma ho fatto anche la grid girl per la Formula 1. Bellissime esperienze, ma questa è stata indubbiamente la più emozionante!».
Arianna: «Mi era già capitato di ricoprire ruoli di un certo calibro, ma mai così importanti come questa volta».
Francesca: «Sì, ho già avuto esperienze così, l’anno scorso ho premiato il Torino (vincitore del campionato Primavera, ndr) e anche in quell’occasione ho consegnato le medaglie».
Janet: «No, non mi era ancora capitato di premiare una squadra di calcio».
Mehrnaz: «Ho avuto esperienze per altre aziende importanti, ma non in ambito sportivo. Comunque non c’è paragone se parliamo della Juve, eh!».
Yana: «No, è stata la prima partecipazione ad una premiazione in ambito sportivo».

Dev’essere un’emozione forte essere circondate da 40’000 persone. Eravate tese? Come avete vissuto il pre-premiazione?
AM:
«Da grande tifosa quale sono, è stato un sogno entrare in campo e vedere da vicino tutti i miei giocatori preferiti. Lo stadio completamente esaurito e la caldissima atmosfera hanno reso il tutto davvero indimenticabile. Il pre-premiazione è stato abbastanza teso, prove su prove e in poco tempo! Durante l’ingresso in campo mi sono emozionata molto e sono rimasta un po’ stordita!».
AR:
«Eravamo concentrate, con la nostra referente abbiamo provato molte volte per fare venire tutto alla perfezione. È stata una bellissima esperienza, lo stadio della Juve regala sempre molte emozioni. Non ero agitata, ma sicuramente essere attorniata da così tante persone, sentire i cori e la grandissima partecipazione dei tifosi con quella forte illuminazione rivolta verso di noi, mi ha fatto salire un po’ di adrenalina. Oltre ad aver avuto la sensazione di sentirmi davvero minuscola, ed essendo alta 1.80m per me è stato davvero strano (ride, ndr)».
F:
«Personalmente ero molto tesa, soprattutto perché sono super juventina ed è stata una grandissima emozione avere tutta la squadra a un millimetro da me. Durante il pre-premiazione abbiamo fatto prove su prove per far sì che fosse tutto perfetto».
J:
«Devo dire che ero molto emozionata, ma è stata un’esperienza bellissima!».
M:
«Vi prego di non giudicare il mio Paese o la mia gente, ma purtroppo in Iran le donne non posso andare allo stadio. La prima volta che sono entrata in uno stadio era nel 2012, a San Siro, e mi è mancato davvero il respiro. Quindi partecipare alla premiazione della Juve, con la Stadium pieno di gente e sapere che eravamo in diretta, è stato molto molto emozionante. Sinceramente non pensavo troppo a mantenere la calma, anche perché prima della premiazione abbiamo provato parecchie volte».
Y:
«Il pubblico di uno stadio riesce a trasmettere il calore tipico del tifo. Lo Juventus Stadium è una struttura capace di regalare grandi emozioni alla pari di realtà europee di altrettanto prestigio, quali l’Allianz Arena o il Bernabéu. Per il resto, la mia preoccupazione principale era quella di fare in modo che la Coppa arrivasse sana e salva fino il palco».

Raccontateci un po’ di come siete arrivate ad avere questa opportunità…
AM:
«Ho letto l’annuncio postato da un mio amico e mi sono subito candidata!».
AR:
«Sono stata contattata dall’agenzia per la quale ogni tanto lavoro in occasione delle partite allo Juventus Stadium, e ho accettato anche questa volta. Inizialmente non avevo capito che sarei stata una delle ragazze che avrebbe premiato, non pensavo di dover ricoprire un ruolo così bello. A dire il vero, non ci ho immediatamente creduto, continuavo a ripetere: “Io? Proprio io? Ma dai!”, poi ho visto la Coppa nell’ufficio dove ci siamo preparate e in quel momento ho realizzato».
F:
«Fortunatamente lavorando molto come modella e hostess conosco parecchie agenzie che organizzano questi eventi. Un mio caro amico che lavora per quest’agenzia mi ha contattata per premiare la Juve e io ho accettato subito».
J:
«Mi ha contattata un amico tramite la sua amica Katia di MG Sport».
M:
«Tramite un’amica che mi ha parlato di questo evento, e fortunatamente sono stata scelta tra tante altre».
Y:
«Qualche giorno prima dell’evento sono stata contattata da un’amica che mi ha proposto di partecipare alla premiazione. Visto il valore dell’opportunità non ho esitato ad accettare».

Che squadra tifate? E se tifate, che cosa ne pensate di questa impresa della Juventus?
AM:
«Sono una grandissima tifosa della Juventus da quando ero piccola, la seguo sempre con tutta la famiglia! Questa stagione è stata ancora più bella delle scorse, siamo partiti male ma è stata una vittoria ancora più voluta, ricercata e goduta!».
AR:
«Non sono una fanatica del calcio, ma se dovessi scegliere una squadra sicuramente tiferei per la Juve. Durante la premiazione ho visto molta complicità tra i calciatori, uniti e determinati, senza dubbio questo è stato uno dei motivi, oltre al grande talento dei singoli, per la quale la Juventus ha nuovamente vinto».
F:
«Come ho detto prima sono super juventina, anche se molte regole del calcio non le capisco molto, però sono contenta che ogni anno la Juve vinca!».
J:
«Diciamo che tifo anche la Juventus, ma non è il mio “primo amore”. È una grande squadra, è stata sempre all’altezza di raggiungere determinati traguardi e la vedo molto unita e forte da sempre».
M:
«Se devo dire la verità sono milanista, ma ammiro la Juventus da sempre, specialmente da quando ha ricostruito tutto dopo essere stata in Serie B. Poi, vivendo a Torino, è impossibile non amarli. Ho partecipato anche ai festeggiamenti in giro per la città, in questi anni in cui hanno vinto sempre. Se lo meritano davvero».
Y:
«Non sono una grande tifosa, ma simpatizzo per la Juventus, alla quale riconosco l’indiscutibile bravura nell’aver saputo conquistare lo scudetto per il quinto anno consecutivo».

Il giocatore della Juve secondo voi più bello, e quello con cui vi fidanzereste a pelle?
AM:
«Il mio idolo è Buffon, grande giocatore, persona e unico capitano! Adoro lo stile di Pogba (soprattutto i suoi balletti), ma il giocatore più bello e con cui mi fidanzerei è Marchisio».
AR:
«No dai, che domanda! È difficile risponderti, tutti i calciatori che ho visto sono dei bei ragazzi, ovviamente con dei fisici muscolosi e perfetti. Non saprei dirti con chi mi fidanzerei a pelle, perché ad essere sincera la prima cosa che ho notato in tutti loro, e che mi viene in mente quando li penso, avendoli visti per la prima volta a pochi metri davanti a me, è che sono prima degli esseri umani e poi dei famosi calciatori. Ho visto che tanti di loro sono papà e, dopo essere stati chiamati, la prima cosa che hanno fatto è stata quella di prendere i propri figli e portarli per mano o in braccio fin sopra al palco, dove dovevano essere premiati. Alcuni hanno messo la medaglia al collo ai propri figli, mentre altri subito dopo l’alzata della Coppa sono andati ad abbracciare i parenti».
F:
«Sicuramente Morata. Penso di amarlo, ovviamente è un amore platonico (ride, ndr)».
J:
«Sinceramente non so rispondere, ma posso dire solo che Buffon è il mio idolo da sempre!».
M:
«Beh, Buffon è una persona che rispetto tantissimo. Bravissimo capitano e molto capace. Per fidanzarmi non saprei, ma dev’essere per forza molto più alto di me, almeno 1.90m».
Y:
«Posso dire che mi affascina il capitano, Buffon, per il carisma e la lealtà che da sempre hanno rappresentato un ingrediente fondamentale per il successo dell’intera squadra».

Idee e progetti per il futuro?
AM:
«Spero di realizzare al meglio la mia carriera e qualche sogno nel cassetto come questo».
AR:
«Ho molte idee per il futuro, sicuramente se ci saranno occasioni continuerò ancora a fare lavori come modella, ma senza dubbio per il carattere che ho non ambisco a intraprendere una carriera nel mondo della moda. Non vedo l’ora di laurearmi per mettermi in gioco e sperimentare nuove avventure nel lavoro. La mia laurea ha molti sbocchi professionali, non ho un lavoro preciso in mente, ma sicuramente a breve riuscirò a schiarirmi le idee. Sarebbe molto bello e soddisfacente trovare un lavoro che mi permettesse di avere una crescita personale e che con il tempo mi consentisse di salire di grado, ricoprendo così un ruolo sempre più importante e con determinate responsabilità».
F:
«Prima di tutto devo finire l’Università, poi spero di trovare un lavoro inerente a quello che faccio io ora. Mi piacerebbe lavorare in qualche importante agenzia di moda o di eventi, altrimenti vedremo cosa mi riserverà il futuro».
J:
«Per adesso voglio concludere gli studi e ottenere la cittadinanza italiana, in futuro vorrei viaggiare tanto, magari lavorando anche all’estero».
M:
«Eh, bella domanda. Purtroppo per gli architetti non è un bel periodo. Cerco di fare il massimo e lavorare nel mio campo di studi e, ancora per un paio di anni, vorrei continuare a lavorare come hostess o modella, così da avere la possibilità di partecipare ad eventi in contesti diversi».
Y:
«Nel breve periodo mi piacerebbe terminare gli studi e viaggiare il più possibile per potermi arricchire, conoscendo nuove culture e tradizioni».

Grazie ragazze, è stato un vero piacere! Buon proseguimento.

Si ringrazia Andrea Celentano per la gentile collaborazione

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