2016
Da osservatore a tecnico: Bielsa story
I retroscena sul prossimo allenatore della Lazio e la parola agli ex
Rosario è la città del rivoluzionario Che Guevara e di… Marcelo Bielsa. Il prossimo allenatore della Lazio è cresciuto in una famiglia ricca. Lo racconta il Corriere dello Sport: il nonno è considerato uno dei padri del diritto amministrativo argentino e a casa sua c’è una biblioteca da 30mila volumi. Suo padre è un avvocato, il fratello è stato ministro degli Esteri nel governo di Nestor Kirchner, mentre la moglie e la sorella sono architetti. Sua madre è un’insegnante di storia. Bielsa respira, dunque, disciplina e dovere. E ciò traspare nel suo calcio, una passione che coltiva da giovanissimo. Comincia la sua carriera come difensore centrale del Newell’s Old Boys, ma non eccelle, allora passa all’Instituto di Cordoba e all’Argentino di Rosario. Si ritira molto presto, a 25 anni, per cominciare la carriera di allenatore.
IN PANCHINA – Parte dalla panchina della squadra dell’Università di Buenos Aires, poi scopre la vocazione di talent scout e, quindi, diventa osservatore del Newell’s, per cui scopre talenti a bordo della sua Fiat 147. Scopre Mauricio Pochettino, ora allenatore del Tottenham, ma cresce anche Gabriel Batistuta, Abel Balbo e Nestor Sensini. Nel 1990 passa sulla panchina della prima squadra, trionfando in campionato. Nella stagione successiva rivince il titolo, ma perde la finale di Coppa Libertadores ai rigori. Nel 1992 si trasferisce in Messico per allenare l’Atlas: ristruttura il settore giovanile in due stagioni e scopre Rafa Marquez. Una stagione all’America, poi torna in Argentina per allenare il Velez, dove conquisterà il suo ultimo trofeo. Dal 1990 il grande salto: dall’esperienza all’Espanyol a quella da ct dell’Argentina, poi guida il Cile. Le ultime due avventure in Spagna e Francia: prima alla guida dell’Athletic Bilbao poi del Marsiglia.
GLI EX – Dieci grandi ex della Lazio hanno applaudito la scelta del presidente Claudio Lotito di puntare su Bielsa: secondo Fiore porterà nuove conoscenze, per Di Chiara è addirittura il primo tecnico vero con Lotito, mentre Corradi invita la dirigenza a dargli supporto; una scelta suggestiva per Gregucci, per Wilson è tra i migliori in circolazione, mentre per Piscedda trasmetterà sicurezza. Secondo Negro decisiva sarà la sua grinta, mentre secondo Oddi porterà anche personalità ed esperienza. Per Rocchi è un uomo che insegna calcio, invece Lopez avrebbe preferito Gasperini.