2016
EURO 2016 – Degryse: «Torneo sottotono, ma l’Italia può fregare gli spagnoli»
La bandiera belga dell’Anderlecht e della nazionale rouge ci sciorina poi le sue favorite per la vittoria: «Germania, Francia e…»
Marc, preoccupato dell’imminente sfida con la Svezia?
«No, per niente. Come nazionale ci siamo ritrovati dopo il successo contro l’Irlanda e abbiamo fatto tesoro della sconfitta con l’Italia. Con gli azzurri non siamo stati granché: non abbiamo fatto male ai ragazzi di Conte e alla fine è andata a finire che loro ce ne hanno fatto a noi… (sospira) E poi troppi centrocampisti difensivi quella sera a Lione. Con Dembelé e Carrasco siamo andati meglio, molto meglio e mi è piaciuta anche la mossa di mettere De Bruyne in mezzo al campo. Benissimo anche Meunier del Club Brugge sulla corsia esterna di destra (assente invece contro l’Italia, Ndr). Ribadisco: gli svedesi non mi preoccupano. Basterà fare una partita ‘normale’ e accederemo senz’altro agli ottavi di finale.».
Dove sarete senz’altro messi meglio degli italiani a livello di tabellone…
«Decisamente visto che incontremo il Portogallo o l’Ungheria, forse l’Austria. Lo sapremo solo tra poche ore. (l’intervista si è svolta nel primo pomeriggio di mercoledì 22 giugno, Ndr)».
Noi, invece, ce la vedremo contro l’onnipotente Spagna a Saint-Denis: fai te.
«Pazzesco, semplicemente pazzesco! Avete giocato alla grande contro il Belgio e siete stati puniti per questo. Il calcio, a volte, è proprio strano…».
Chi passa tra Italia e Spagna? Si tratterà di una gara fifty-fifty oppure…?
«Vedo leggermente favoriti gli iberici, ma non di tanto: facciamo 60-40 a livello di percentuali. E, bada bene, questo potrebbe essere un enorme vantaggio per voi. Voglio dire: potrebbe venire fuori una replica della partita col Belgio! (sorride) Oppure gli italiani potrebbero fregare gli spagnoli come hanno fatto i croati ieri sera: lasciandogli il possesso del pallone. D’altronde nel calcio moderno ormai va esattamente così: basta avere il 40% del possesso, tenere le posizioni e fare cose più intelligenti del tuo avversario. E la vittoria arriva di conseguenza…».
Ma alla fine – tornando al match di Lione – è stata più l’Italia a giocare scaltra o il vostro Wilmots a sbagliare tutto?
«Entrambe le cose: l’Italia è stata intelligentissima e Marc (compagno di squadra di Degryse ai mondiali di Italia ’90 e USA ’94, Ndr) ha completamente fallito l’approccio. Gli azzurri sono stati bravi a giocare ad uno/due tocchi per non dire dei vostri interni che cercavano sempre e comunque Pellè. Il Belgio, a differenza di quanto combinato a Brasile 2014 (tre vittorie di fila con Algeria, Russia e Corea del Sud, Ndr), ha compiuto una falsa partenza indulgendo sull’uso di centrocampisti troppo difensivi o su di un Nainggolan con evidenti problemi fisici. Ora Radja sta recuperando la condizione e questo non potrà che essere positivo per noi.».
Ti ha deliziato l’Europeo francese finora?
«No. Mi toccherà ripetermi, ma il gioco è stato troppo improntato sulle difese e ti assicuro che non sto tirando in ballo l’Italia in questo caso… Mi è piaciuta Spagna-Croazia e anche l’Inghilterra nel suo debutto contro la Russia non è stata male. Francia e Germania, invece, al momento non mi convincono affatto. Mettiamola così: dagli ottavi di finale comincerà di sicuro un altro torneo. Spero più appagante per quel che riguarda i valori in campo.».
Ultima domanda: chi saranno le quattro semifinaliste per monsieur Degryse?
«A naso dico Germania, Francia, Belgio e Croazia. Purtroppo non ho citato l’Italia e, sotto sotto, un po’ mi dispiace… (sorride)».
Ce ne faremo una ragione, Marc. Tanto poi alla fine decide sempre il campo.
Dal nostro inviato a Nizza – Simone Sacco