2009
Sampdoria, Cassano: “Voglio finire qui la carriera, ma…”
L’attaccante della Sampdoria, Antonio Cassano, ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva nell’edizione di Ferragosto de La Gazzetta dello Sport, dove FantAntonio ha copertoaÃ? 360Ã?° la sua situazione attuale, ed ha anche parlato del suo futuro, chiarendo una volta per tutte che il suo desiderio è quello di chiudere la carriera in blucerchiato: “Prandelli e la Nazionale? Ha detto cose fantastiche, riempiendomi d’orgoglio. L’ho ringraziato perchè non tutti hanno il coraggio di puntare su uno come me. Non me l’aspettavo. E’ stato così in privato ma anche davanti al gruppo, in allenamento. La priorità è cercare Antonio, ci può far fare cose importanti. E mi ha colpito citandomi un episodio di sei anni fa, quando ci siamo incontrati nella Roma. Allora gli confessai: “Mister devo trovare una donna innamorata di Antonio, non di Cassano”. Io non me la ricordavo questa cosa, lui sì. Gli ho risposto: finalmente l’ho trovata. Lippi? Basta parlarne. Lui è a casa, io in Nazionale. Tutti felici così. Cosa perde l’Inter senza Balotelli? L’Inter non perde nulla, ha così tanti campioni… Al calcio italiano, invece, viene a mancare un giocatore importante. Ma anche un bravo ragazzo. Sono amico di Mario, è un pezzo di pane. Ha solo degli atteggiamenti che vanno un po’ smussati. Lasciamolo crescere, vedrete che fra tre o quattro anni certe cose non le farà più. Feeling Cassano-Inter? Tra Cassano e Moratti, vorrai dire. Lasciare la Samp? Da parte mia le probabilità sono uguali a zero. Se il presidente Garrone la pensa diversamente questo non lo so. Il rapporto tra me e Moratti è forte da una decina d’anni. Lo stimo molto e lui parla sempre benissimo di me. Ma voglio finire la carriera qui. Alla Samp sto bene, mi sento un re. Garrone se volesse potrebbe comprarsi l’Italia intera. Ma sui conti della Samp si tiene. E’ una persona equilibrata. Ed è giusto così. Ma ripeto: voglio rimanere a Genova. Rimpianti per non aver vinto? E’ chiaro: non posso competere con i primi giocatori al mondo perchè gioco in una squadra normale, non nel Barcellona o il Real. Maè una mia scelta e ne sono orgoglioso. Nella vita la cosa fondamentale è la felicità . Qui l’ho trovata. Di Carlo? Una certezza, ottima scelta. In primis è una brava persona. Poi dovunque è andato ha fatto bene: Mantova e due miracoli con il Chievo. Mancherà Mourinho? Penso di no. Forse gli unici che si potranno lamentare sono i media perchè forniva frasi ad effetto. Anzi, direi che l’Inter e l’intero movimento hanno acquistato un tecnico intelligente: Benitez mi piace molto, ha vinto tutto con squadre normali, senza fenomeni”.