Giancarlo Antognoni parla della sua Fiorentina e del perchè attualmente non ricopra nessuna carica in società

Quando ti chiami Antognoni dalle parti di Firenze sei quasi un re: simbolo della storia della Fiorentina, ma mancato protagonista in società. L’ex 10 racconta i motivi a Sky Sport: «Non mi pento di essere andato via, col tempo l’ho pagato. Se fossi rimasto, magari avrei lavorato anche con la proprietà dei Della Valle. Contatti con la società? Ho partecipato alla festa per i 90 anni della Fiorentina, non potevo mancare. La squadra gigliata gioca bene ma concretizza poco, credo che Paulo Sousa, però colmerà questa lacuna».

RITORNI? – Antognoni poi ricorda la sua prima esperienza da dirigente in viola: «I Cecchi Gori mi chiesero di riprendere il discorso interrotto da calciatore. Iniziai da osservatore per poi diventare direttore generale, ho fatto la gavetta accumulando esperienza. Giusto che Maldini voglia avere delle garanzie, conoscendo la proprietà cinese. Credo che, comunque, faccia bene ad accettare un ruolo in società. Quando arrivai ero un nome per attirare le persone, poi acquisii competenze e portai a Firenze una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Tutte le esperienze servono: nel calcio tutti sbagliano, chi riesce a farlo meno poi vince».