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2011

UEFA, Platini su partite truccate e FPF

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La lotta contro il fenomeno delle partite truccate; l’impegno per eliminare la violenza negli stadi; il bisogno di fair play finanziario nel calcio europeo per club; e l’importanza delle nazionali. Questi sono stati gli argomenti principali toccati mercoledì dal discorso del Presidente UEFA, Michel Platini, al Consiglio Europeo di Strasburgo.

Platini ha chiesto al consiglio di aiutare a ricercare le soluzioni e di dare un contributo duraturo e fruttuoso per assicurare il benessere futuro del calcio in un periodo in cui deve affrontare diverse sfide.

Per quanto riguarda le partite truccate, Platini ha detto che il fenomeno si è sviluppato parallelamente alle scommesse. “Il calcio europeo è spaventato, e penso di poter dire che tutto lo sport europeo sia preoccupato. La crescita del numero delle partite truccate in relazione alle scommesse è allarmante – ha detto -, specialmente perchè è un problema al quale nessuno sport e nessun paese è immune.

“Ovviamente, il movimento sportivo non è rimasto seduto a guardare “? ha messo in piedi campagne di sensibilizzazione, meccanismi di monitoraggio, procedure disciplinari, e così via. In ogni caso, per quanto queste iniziative siano necessarie, non sono sufficienti. Specialmente quando la compravendita di partite viene orchestrata da organizzazioni criminali.

“E quindi i codici penali degli stati europei? L’esperienza mostra che, sfortunatamente, i concetti tradizionali di riciclaggio di denaro, corruzione e frode hanno rilevanza relativa”, ha continuato Platini. “Questo è il motivo per cui certi paesi hanno deciso che le frodi sportive avessero un loro codice penale specifico, allo scopo di colmare ogni lacuna. Questo è il caso ad esempio in Italia, Portogallo, Spagna, Regno Unito, Polonia e Bulgaria.

“In ogni caso, la criminalizzazione delle frodi sportive è tutt’altro che universale. E questa deficienza è, in parte, il motivo per cui la compravendita di partite continua. La sua natura internazionale aggrava ulteriormente la situazione.

“Questo è il motivo per cui credo che il Consiglio Europeo ora debba intervenire. Deve intervenire per incoraggiare gli stati membri a criminalizzare le frodi sportive e deve comportarsi in modo da promuovere la cooperazione indispensabile tra le autorità  pubbliche e gli organi di governo sportivo in questo senso. E’ una questione di responsabilità , una questione di etica, una questione di giustizia”.

Platini ha poi parlato della violenza negli stadi. “Non c’è giustificazione che tenga per questo male inutile e gratuito che mi disgusta e mi riempie di vergogna”, ha detto. “Nonostante i progressi che sono stati fatti in questo settore negli ultimi anni, saprete che i comportamenti violenti e discriminatori continuano a mostrare il loro volto nei nostri stadi. Ma noi non dovremmo e non possiamo permetterci di cadere nel fatalismo o nella disperazione.

“Potete essere certi del fatto che non giungeremo ad alcun compromesso con gli hooligan e che raddoppieremo i nostri sforzi per scacciare la violenza dai nostri stadi, per eliminarla. Voglio sottolineare che non ho parlato di ridurla, limitarla o contenerla “? ho detto “?eliminarla’.Ã?  Credo sia possibile eliminare la violenza dai nostri stadi. I legislatori e i governi devono, in ogni caso, pensarci costantemente e senza sosta; in questioni come queste, finchè non sarà  stato fatto tutto il possibile, il nostro dovere non sarà  stato compiuto”.

La UEFA ha introdotto misure rivolte al fair play finanziario per rendere più sicura la stabilità  a lungo termine del calcio europeo a livello di club. “La mia mission come Presidente UEFA è di garantire lo sviluppo sostenibile del calcio – ha spiegato il signor Platini -. Ciò significa incoraggiare i club ad adottare una cultura di programmazione e di investimenti sensati. Oggi è importante più che mai, sono certo che siete d’accordo considerando che i club di calcio europei hanno accumulato perdite per oltre 1,2 miliardi di euro l’anno scorso.

“Perciò chiedo ai club europei di ascoltare la voce della ragione che continua a ripetere: ‘Non spendere più soldi di quelli che hai o rischi di mandare il calcio in rovina’. Questo messaggio è alla base del fair play finanziario.

“Il rispetto del fair play finanziario sarà  una condizione necessaria e indispensabile per la partecipazione alla Champions League e all’Europa League. La UEFA porterà  avanti questo progetto fino alla fine, in quanto non ha obiettivi personali da difendere “? il suo unico scopo è quello di proteggere gli interessi del calcio europeo nel suo insieme”.

La UEFA è determinata a promuovere il calcio a livello di nazionali come componente fondamentale del panorama calcistico europeo. “Se lo sport fosse un essere vivente – ha spiegato il signor Platini -, le nazionali sarebbero il cuore. Un cuore il cui battito dà  forma al modello sportivo europeo, un cuore il cui battito ispira eccellenza, un cuore il cui battito contribuisce al finanziamento a lungo termine di uno sport popolare.

“Oggi, però, la sopravvivenza del calcio delle nazionali è in pericolo – ha aggiunto -. Non ci sono più garanzie sul fatto che un giocatore chiamato dalla sua nazionale riceva il permesso di andare da parte del suo club. E considerando la grande importanza delle competizioni tra nazionali per la solidarietà  finanziaria, ci sono seri motivi di preoccupazione. Il modello sportivo europeo è basato su competizioni aperte nelle quali club e nazionali coesistono in armonia.

“Come se fosse necessario – riflette il signor Platini – queste considerazioni fanno capire anche un’altra cosa “? qualcosa di egualmente fondamentale, il fatto che lo sport ha bisogno di una cornice legale robusta, chiara e prevedibile. Perciò non dobbiamo subire il futuro; ma dobbiamo modellarlo.

“Ovviamente abbiamo ancora molte cose da fare – ha detto il Presidente UEFA chiudendo il suo discorso -. Ma resto convinto che insieme faremo grandi progressi. Il mio più grande desiderio è che voi sosteniate il nostro lavoro e che la vostra ambizione e determinazione diano un contributo positivo a un salutare sviluppo dello sport europeo”.

Fonte | UEFA.com