Roberto Rosetti presenta la moviola in campo, altresì detta Var, che nella giornata di domani farà il suo debutto in via sperimentale in Serie A

La solitudine dell’arbitro potrebbe essere il titolo di un romanzo ma in realtà è quella che ha provato durante gran parte della sua carriera Roberto Rosetti, che nei giorni scorsi ha presentato la Var, vale a dire la moviola in campo. La sperimentazione partirà da domani per i match delle 18 e l’ex fischietto ci ha tenuto a spiegare la sua posizione sulla Var: «Succede che delle volte l’unica persona che deve prendere delle decisioni e non ha modo di rivedere quanto successo è solo l’arbitro».

ROSETTI E LA VAR – Rosetti ricorda inoltre che per via di un fuorigioco non visto da lui e dai suoi assistenti non ha potuto dirigere la finale dei Mondiali in Sudafrica del 2010, perché convalidò una rete in netto fuorigioco di Carlos Tevez e così si giocò la finale. Perché non dare la possibilità all’arbitro, in situazioni di questo tipo, di rimediare all’errore commesso? Si chiede il piemontese, che a Il Corriere dello Sport chiude così: «La Var sarebbe un aiuto importante e una garanzia per il calcio. Se riusciamo a dare una mano all’arbitro, tutto lo spettacolo migliora».