Rivera: “Io abolirei il calciomercato”

L’ex gloria del calcio italiano, Gianni Rivera (66), eletto ora come presidente del settore giovanile e scolastico della Federcalcio, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di QN, per parlare di questo suo nuovo ruolo: “Se sono contento? Molto. Ho voglia di mettere a disposizione della Figc il mio bagaglio d’esperienza. I punti del programma? Presto per parlare di programma, vedremo man mano. Sicuramente vogliamo cambiare rotta. Prima di tutto, in ogni caso, vorrei prendere conoscenza dei collaboratori. Se si vuole lavorare bene, è fondamentale farlo in armonia coi propri colleghi. Poi secondo me dobbiamo operare un rinnovamento culturale. E per un rinnovamento bisogna ripartire dai valori e dai fondamentali. I ragazzi vanno educati meglio al sacrificio. Ci sono una marea di situazioni negative da correggere. In primis il regno dei soldi. Soldi, soldi, dappertutto. I ragazzi non ci capiscono più niente. I valori con i quali sono cresciuto io e i calciatori della mia generazione stanno sparendo. Ora vengono prima gli ingaggi dei valori sportivi. Il sistema calcio sta dando troppo spazio all’aspetto economico e poco a quello tecnico. Non possiamo lamentarci se non vengono su, a sufficienza, giocatori di un certo livello. Inter favorita in campionato? Direi di si. Ma lo sa che non sto seguendo nemmento le campagne acquisti? Non mi interessano. Per me il calciomercato andrebbe abolito. Io lo eliminerei totalmente. Finito il vincolo, che abbiamo abbattuto anni e anni fa con delle battaglie di civiltà , per me il mercato dovrebbe sparire. Perchè i giocatori, che sono liberi professionisti, devono ancora essere assoggettati alle logiche di mercato? Non ha senso. Vengono fatti firmare dei contratti lunghissimi, dalle società , proprio per tutelarsi economicamente in vista di future compravendite. Io rivedrei addirittura la legge 91 del 1981, quella che aboliva il vincolo sportivo. La si potrebbe modificare proprio per mettere un freno a questo folle mercato. Ne riparleremo con calma, ma ora il calcio ha problemi più pressanti. Bisogna capovolgere il sistema. E io sono felice di poter dare il mio input dalle fondamenta”.