Napoli, Mazzarri: "Partita difficile ed insidiosa. Pandev importante" - Calcio News 24
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2011

Napoli, Mazzarri: “Partita difficile ed insidiosa. Pandev importante”

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Walter Mazzarri ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa in vista della partita contro la Lazio che dara` il via ad un ciclo di nove gare che concluderanno questa parte di stagione determinante per il Napoli prima della sosta natalizia, che il tecnico descrive cosi`: “Siamo a parlare del campionato e concentriamoci su questo. Abbiamo fatto nove partite, ce ne sono tante ancora, e` presto. Quello che succede ora e` relativo. E` chiaro che a noi piace vincere sempre, fare risultati. Questo e` il nostro modo di pensare. Domani e` una partita importante, davanti abbiamo una squadra molto forte, che fuori casa ha vinto quattro volte ed ha un ruolino di marcia migliore lontano dal proprio stadio. E` una partita insidiosa e difficile. Basta, per me vale questo”.

Sulle assenze di Klose e Dias: “Io credo che la Lazio ha una rosa talmente importante, ci sono giocatori poco reclamizzati, come Sculli, che ha un tipo di gioco che ci puo` mettere in difficolta`… Rocchi… Stankevicius dietro… Non penso che 1-2 giocatori possano cambiare la fisionomia di una squadra. Se e` per questo a noi e` mancato Britos da inizio anno, sono cose da mettere in conto. E` la forza della Lazio che, tra virgolette, ci puo` preoccupare”.

Sul possibile turnover: “A centrocampo devo fare delle considerazioni perche` non si facciano male dei giocatori, come e` accaduto con Gargano. Alcune considerazioni le dovro` fare sempre. I giocatori dalle nazionali sono tornati in gran parte ieri… Uno stop per rigenerarci ed allenarci lo abbiamo avuto in pochi. Gargano? Lo devo valutare, sta bene, ma in quel ruolo ho tre giocatori e devo stare attento a farli ruotare bene per non perderne nuovamente uno”.

Sull’effetto San Paolo e la possibilita` di poter essere distratti dalla Champions: “Se potessi giocherei sempre in casa, anche se qualche gara c’e` andata male, ma l’apporto dei tifosi e` fondamentale. Pensiamo tutti assieme alla Lazio perche` e` una partita difficilissima. Nella testa dei miei ragazzi non ci sono dentro, ma penso che siamo esperti e maturi da pensare solo alla Lazio”.

Su Pandev, accostato al Siviglia, ma volenteroso di restare in azzurro: “Pandev deve solo stare bene fisicamente e ritrovare la condizione. Per noi e` un giocatore importante, lo sapevamo. Come tutti i giocatori del calcio moderno, bisogna essere in grado ad arrivare prima degli altri sulla palla. La sua carriera lo dice, dovra` essere un giocatore da qui alla fine che si rendera` importante”.

Sui giovani arrivati in estate: “Sappiamo che quando investiamo sui giovani bisogna aspettarli. Far crescere Fideleff e Fernandez in una squadra con ambizioni diverse avremmo visto un processo di crescita accelerato perche` avrebbero potuto dimostrare le loro qualita` in campo con piu` continuita`. Qui ogni sconfitta e` una tragedia e bisogna centellinare il loro inserimento”.

Sulle condizioni di Marek Hamsik, un po’ in ombra nelle ultime apparizioni: “Hamsik sta molto bene. Facendo un allenamento di un certo tipo ha riacquisito lucidita` e brillantezza, qualita` necessarie per fare partite al top”.

Sul ritorno di Reja e cosa spera di lasciare Mazzarri a Napoli: “Io al futuro non penso, sono l’allenatore del Napoli almeno fino a giugno. Di rimpianti non ne ho, se non forse aver centrato la Champions un anno prima, l’unica cosa che mi puo` venire in mente”.

Su cosa si aspetta da questo ciclo di nove partite: “Sara` il campo dopo queste nove partite a dire dove siamo arrivati. Chiaramente vorrei vincerle tutte. Faremo un bilancio che riflette il periodo dove siamo arrivati, non sono bilanci decisivi. Bisognera` vedere se siamo ancora in Champions o in Europa League. Tutte considerazioni da fare dopo questo trittico di gare importanti”.

Sulla condizione di Edinson Cavani: “Cavani deve solo recuperare. Io come stanno lo vedo quando giocano, perche` un allenamento vero non si fa. Ho guardato Maggio e lui nella gara contro l’Italia, ma da allenatore non posso piu` toccare la situazione con mano. Le qualita` le vedi solo se li alleni, altrimenti vai ‘a braccio’, ad intuizione”.