2011
Cesena, Bogdani: “Juventus? Servirà questo atteggiamento”
Erjon Bogdani ha parlato nel post-partita contro il Genoa per commentare questa vittoria del Cesena. Questo il suo commento riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere di Romagna”: “Il rigore? E’ stata una palla prolungata di testa da Ceccarelli che è arrivata dalle mie parti: io ho attaccato subito la porta, mettendomi tra la palla e il difensore, poi ho cercato di andare al tiro ma sono stato messo giù: il rigore ci sta tutto ma ci stava anche l’espulsione di Moretti. Mutu? Adrian è stato folle, ma anche molto bravo. Lui è davvero un giocatore folle ma è così e noi abbiamo bisogno delle sue giocate. Ciò che è positivo, è che sta capendo cosa significhi giocare qui a Cesena. Per lui non era facile, veniva dalla Fiorentina dove ci sono tanti giocatori che ti aiutano a portare su la palla. Qui invece è lui che deve mettersi a disposizione di tutta la squadra. Ma lo conosco bene, e sto notando che si sta sempre più calando in questa nuova realtà . Credo che questi due gol contribuiranno a farlo sbloccare definitivamente e a dare un grosso contributo alla causa Quando si vince è sempre una cosa molto piacevole e sono davvero contento per la squadra. Oggi (ieri, ndr) sono partito dalla panchina e sono entrato al momento giusto. Non è sempre facile entrare in corsa ed essere pronti. Ma è andata bene, io mi sento a posto e ora lavorerò sempre col massimo impegno per mettere in difficoltà il tecnico. Più siamo a giocare bene e più lui avrà opportunità di scelta. Intesa con Mutu? Sì, mi sono trovato molto bene con lui, ma ovviamente è sempre l’allenatore che deve decidere chi mandare in campo. Ciò che mi preme sottolineare è la squadra che sta crescendo. Tutti i reparti stanno girando al meglio e anche chi gioca di meno si fa trovare pronto. La classifica? Stiamo risalendo ma la strada è ancora lunga. Le vittorie con Bologna e Genoa ci hanno permesso di tornare in carreggiata ma adesso arrivano tre partite difficilissime con Juve, Palermo e Inter. Per riuscire nell’impresa della salvezza dobbiamo sempre pensare che sia difficilissimo raggiungerla. Juventus? A Torino dovremo scendere in campo con lo stesso atteggiamento con cui abbiamo affrontato le ultime due partite. Per prima cosa dobbiamo riuscire a non prendere gol e poi le occasioni per segnare. In Italia il calcio champagne non esiste, in estate attorno a questo Cesena sentivo troppo entusiasmo: un po’ tutti pensavano che potessimo giocare un calcio spumeggiante. Secondo me c’è bisogno di altre qualità per salvarsi e ora è un altro Cesena: c’è più fiducia e più convinzione. Questo è ciò che ci mancava a livello di mentalità e prima tutto era più difficile”.