2011
Napoli, Mazzarri: “Contro la Juve non decisiva, Inler in forse”
Da Castelvolturno e` intervenuto in conferenza stampa Walter Mazzarri. Il tecnico del Napoli ha parlato in vista della gara di domani sera contro la Juventus al San Paolo per recuperare la partita rinviata. Riassumiamo qui i concetti espressi dall’allenatore livornese degli azzurri.
Su cosa servira` al Napoli durante la gara contro la Juventus, che arriva da un grande momento: “Posso dire quello che percepisco nella nostra squadra: abbiamo una squadra di ragazzi orgogliosi che, nelle partite importanti, che nella Serie A sono tutte, e non ti lasciano niente di scontato, dobbiamo fare sempre del nostro meglio per mettere in difficolta` l’avversario incontrato. Questo vale anche per la Juventus, un avversario che ci rispetta, ne sono sicuro. Sono primi meritatamente. Non e` casuale che loro all’undicesima partita hanno avuto, al di la` di qualche pareggio, una continuita` di risultati evidente, come li abbiamo avuti noi quando presi in mano la squadra con quindici risultati positivi, e potevano essere sedici se non si fosse messo di mezzo il direttore di gara ad Udine. Questo per dire che giocare ogni due giorni e` difficile, non per la rosa o come essa e` composta, ma perche` noi da Bergamo siamo arrivati alle due e mezza di notte, la mattina ci siamo allenati, non abbiamo avuto tempo di disfare la valigia e siamo di nuovo in ritiro. Mentalmente la rosa mi e` esposta in maniera esponenziale. Un allenatore che vuole dare un’organizzazione ad una rosa, non ha il tempo materiale per farlo. E` la quarta partita che facciamo ogni due giorni ed affrontiamo la Juventus dopo aver fatto un certo tipo di percorso. Ho sentito la conferenza di Conte e lo stimo, anche quando parla alla stampa, perche` mi sembra una persona vera, che dice le cose che pensa, anche se non lo conosco personalmente. Per la prima volta lo vedo a preparare una partita dopo un giorno di allenamento, io sono due anni e mezzo che lo faccio. Quando si guarda un percorso di una squadra, bisogna tenerne conto. Faccio un esempio, il Bayern, che e` una squadra di fenomeni, ha perso contro una squadra contro la squadra solitamente non perderebbe mai… il City ha fatto grande fatica contro il Napoli ed a Liverpool per poco non perde… anche il Barcellona. Il Milan? Loro e l’Inter hanno avuto un girone con partite che erano quasi amichevoli… l’ultima del Milan era di prestigio, non c’era lo stress di poter non passare il turno in caso di sconfitta”.
Se la gara contro la Juventus e` un’altra finale, da dentro o fuori per le prime posizioni della classifica: “Su questo argomento non vi seguo, voi cercate subito la cosa diretta. Domani mi pare sial a dodicesima partita. Con i tre punti, ne mancano ancora tante. Abbiamo visto come il Milan e l’Inter abbiano fato un filotto di vittorie per tornare in alto. Domani non e` decisiva in nessun senso. Finale? Nel calcio moderno, una squadra come la nostra, non puo` prescindere dall’affrontare ogni partita come una finale. Avete visto ieri con quale facilita` il Milan al primo tiro e` andato in vantaggio, questo deriva da una certa esperienza. Noi dobbiamo intraprendere altre strade per arrivare alla vittoria e, dunque, dobbiamo affrontare le gare sempre in un certo modo per non perdere con le squadre di meta` classifica”.
Sul rendimento di Hamsik, ritenuto da molti deludente per i pochi gol realizzati rispetto al passato: “Marek e` un centrocampista, dunque non sono d’accordo. Contro le grandi squadre ha fatto piu` il centrocampista che l’attaccante, non ha dunque l’imperativo di fare gol, ma di fare bene le due fasi di gioco e di difendere bene la palla. Marek lo valuto come prestazioni e per quello che da` alla squadra. Lo faccio anche con Cavani, che tutti mi consigliavate di metterlo fuori…”.
Sulla flessione recente della difesa: “In difesa basta una piccola disattenzione ed essere un pochino meno lucidi che l’errore si paga, come il portiere. E` li` che si vincono o si perdono punti. La difesa deve essere concentrata per 95′ con grande carica nervosa. Abbiamo visto a Bergamo che pasticcio abbiamo fatto in occasione del gol subito. E` qui che si deve riflettere ancora di piu`. E` come il cane che si morde la coda. Giocando una volta a settimana non commetteremo questo genere di errori. Contro le grandi forse riusciamo a tirare fuori l’attenzione massimale anche se siamo stanchi, magari poi perdiamo qualcosa nella partita successiva. Campagnaro, uno dei difensori di maggiore rendimento da sempre nella nostra rosa, se e` al top in tutti i sensi non fa errori, alla quarta o quinta partita consecutiva un errore puo` farlo perche` e` umano”.
Sull’infortunio di Inler: “Per Inler sono preoccupatissimo perche` non ho avuto l’ok per farlo giocare, dunque aspettiamo”.
Sulla buona gara di Dzemaili a Bergamo dopo una serie di prove opache: “Dzemaili va sostenuto. A parte le curve, i tifosi condannano il primo errore, anche se non e` stato capito al cento per cento un giocatore e si innesca un meccanismo di sfiducia nel giocatore. Sta pagando questo, come ha pagato anno scorso Gargano. Io li difendo sempre per far capire al pubblico che capita fare degli errori, e vanno sostenuti fino al 95′, altrimenti non si possono far crescere i giocatori”.
Su Walter Gargano ed il suo ruolo focale in questa parte della stagione: “Gargano lo sapevamo che era importantissimo. Anche lui ha commesso degli errori, ma e` importantissimo per noi”.
Sulla bravura di Conte a staccarsi dall’idea di un modulo prediletto: “Penso che ogni allenatore, quando vede gli allenatori che ha in rosa, come a me e` capitato alla Sampdoria, vidi che c’erano dei giocatori che erano molto piu` adatti al 3-5-2. Per Conte, da un 4-4-2 molto spinto, ad un 4-3-3, non c’e` grande differenza. E` stato bravo a capire che aveva a disposizione giocatori piu` adatti a questo modulo. L’assenza di giocatori con certe caratteristiche lo ha portato a tornare all’antico. E` stato bravo a capire che quelli che gli davano maggiori garanzie erano adatti a fare il 4-3-3”.
Sul percorso del Napoli per diventare grande ed il modo di affrontare le big: “In passato, quando affrontavamo Milan ed Inter, entravamo in campo timorosi. Ora facciamo la nostra partita. Anche dopo la gara di Manchester in Champions c’e` stata una crescita. L’autostima e la consapevolezza nei prossimi mezzi si acquisisce passandoci sopra e ci si puo` sentire accostati ad una grande squadra. Non dobbiamo farci prendere dalla foga e gestire alcune situazioni con maggiore calma”.
Riguardo le chiavi tattiche della gara, in particolare chi contrastera` Pirlo come fonte di gioco: “Chi marchera` Pirlo? Devo capire chi potro` far scendere in campo visto che Inler e` in dubbio. Una volta che ho capito chi avro` a disposizione, faro` le scelte del caso. Il ritmo della partita? So che Conte ci ha seguito molto anche anno scorso, quando era in Serie B col Siena. Un po’ penso ci abbiano copiato, nella fase passiva la Juventus ci somiglia molto. Loro si allenano tutta la settimana e possono arrivare ‘a puntino’ alla gara del fine settimana. Noi dobbiamo essere bravi a non soffrire il loro pressing. Hanno giocatori forti nel rubarti palla e ripartire in contropiede. Noi quando siamo lucidi e stiamo bene dal punto di vista fisico, sappiamo fare bene le due fasi, cosi` anche la Juventus, e sono curioso di vedere come verra` fuori la partita”.
Sull’assenza di Marchisio, che potrebbe portare in campo Pazienza, un calciatore che serra maggiormente i ranghi del centrocampo: “E` indecifrabile parlarne ora, non penso manco Conte lo possa sapere. Io penso che la Juventus, sin dal possesso del portiere, provera` a giocare la palla e non fara` lanci lunghi. Noi cercheremo di fare il nostro gioco. Quando inizieremo l’azione da zero, proveranno a prenderci subito alti senza farsi schiacciare. Dipendera` da come i nostri giocatori interpreteranno la partita in campo e si renderanno utili alla causa. L’assenza di Marchisio, se a noi dovesse mancare Inler, o altri giocatori, si dovrebbe compensare. Marchisio per loro vale come per noi Inler. Loro hanno tanti giocatori in rosa che gli permettono di cambiare modulo e penso le differenze non siano cosi` evidenti. Pazienza potrebbe giocare davanti la difesa con Pirlo avanzato, visto che ha fatto tutto perche` e` un fuoriclasse. Noi faremo di tutto per adattarci al loro modulo tattico”.
Sull’interpretazione della gara contro la Juve: “Come interpretazione non dovremmo sbagliarla. Io voglio vedere il mio Napoli giocare bene, poi spero che gli episodi ci diano ragione”.
Chiosa finale su quanto accaduto alla fidanzata di Lavezzi ieri: “Quello che e` successo alla ragazza del Pocho e` a prescindere dalla citta`, vediamo cosa e` successo alla moglie di Tabarez in Uruguay. L’importante e` che la polizia pensi a combattere la criminalita`, che ormai c’e` ovunque. Meno male non sono successe cose gravi, ho parlato subito col ragazzo ed il Pocho mi e` parso subito sereno. L’importante e` questi episodi non incidano sul rendimento dei giocatori”.