2011
Galliani a 360 gradi e svela: “Maxi alternativa a Tevez”
Lungo intervento ai microfoni di “Rai Sport” durante il programma “Radio Anch’io lo Sport”, Adriano Galliani, a.d. del Milan, ha parlato di svariate tematiche legate all’ambiente dei rossoneri, dal mercato ed al percorso in classifica dei rossoneri.
Sulle novità di questa mattina rispetto al ‘Calcioscommesse’: “Ho letto solo i titoli, sono arrivato ora in ufficio e non conosco bene i fatti. Fa molto male all’ambiente del calcio, ma vediamo prima di cosa si tratta e poi commenteremo”.
Sul duello con la Juventus per lo scudetto: “Si può parlare di confronto diretto. Siamo dietro perchè abbiamo perso la partita di scontro diretto, avremo il ritorno a San Siro e vediamo cosa succede in tutte le altre partite da qui ad allora. Con tutte le altre squadre abbiamo avuto un rendimento simile. Alla fine contano i punti fatti attraverso il lavoro, il gioco, la tecnica e la classe dei singoli giocatori. Al momento la classifica è chiara, noi certamente crediamo di avere un organico in grado di lottare per lo scudetto. Vincere dipende da tante cose”.
Sul Barcellona e la vittoria nel Mondiale per Club Fifa: “Il Barcellona gioca un calcio molto diverso dal resto del mondo. Hanno un buonissimo gioco, non c’è dubbio, ma senza Messi sarebbe un’altra storia. Io penso che il Barcellona sia una squadra molto ben organizzata, con ottimi giocatori, ma hanno anche un fenomeno che rende facile tutto”.
Sulla ricerca di un attaccante sul calciomercato e la possibilità di vedere nuovi volti in difesa: “Noi cerchiamo un attaccante per il solo motivo dell’infortunio di Cassano. Abbiamo quattro attaccanti titolari più Inzaghi ed El Shaarawy. Numericamente ci manca un infortunato. In difesa abbiamo perso Yepes per un po’, ma stiamo recuperando un grande giocatore come Mexes, che si aggiunge a Bonera, Thiago Silva e Nesta. Speriamo ora di recuperare Gattuso e Flamini ad anno nuovo, quindi a centrocampo siamo completi. Se ci sarà la possibilità di andare sul mercato. L’importante è tenere palla su, raramente possiamo prendere gol così”.
Sulla trattativa complessa per arrivare a Carlos Tevez: “Cosa succederà molto dalle volontà delle tre parti: Manchester City, Milan ed il giocatore. Loro vogliono cedere il giocatore a titolo definitivo e noi non ci sentiamo di fare questo genere di operazione. Abbiamo fatto un’offerta col diritto di riscatto nel mese di giugno. Il giocatore vuole venire da noi, non vuole andare a Parigi. Questo lo ha espresso in tutte le sedi. Più che non voler andare al Paris Santi-Germain, il giocatore vuole venire da noi: punto e basta. à? un giocatore che mi piace molto. Certo, possiamo fare con gli attaccanti che abbiamo, ma ci potrebbe dare una bella mano”.
Parlando dell’alternativa Maxi Lopez: “Sì, l’alternativa è lui, abbiamo parlato col Catania. Trovo che ci siano giocatori in grandi squadra sopravvalutati, mentre calciatori sottovalutati in piccole squadre. A me piace, anche a Barcellona aveva mostrato alcuni spunti importanti. Vediamo, parleremo col nostro allenatore, potrebbe essere un’alternativa importante a Carlitos”.
Su altri potenziali movimenti: “Vediamo, potrebbero esserci altri problemini. L’elenco della Champions lo possiamo consegnare a febbraio, siamo abituati a colpi di mercato all’ultimo minuto. Vediamo cosa succede da qui a fine gennaio”.
Sul fatto che Tevez non potrebbe giocare la Champions League: “à? vero, ma vedete, io penso che anno scorso senza Van Bommel dal Bayern non avremmo vinto lo scudetto. Tevez potrà comunque tornare molto utile, perchè noi puntiamo sia alla Champions che al campionato”.
Commentando le parole del presidente Berlusconi, che chiede un Milan più offensivo: “à? vero, questo lo confermo. Il presidente ha sempre seguito il Milan. Penso che i confronti diretti siano sempre costruttivi. Per me è sempre stato lui il presidente, lo ho sempre sentito così, anche quando era presidente del Consiglio. Lui mi ha sempre detto, quando nel 20 febbraio dell’86 abbiamo iniziato quest’avventura, che il Milan afferisce alla sua sfera dei sentimenti. In questo momento non è tecnicamente presidente, ma lo è a tutti gli effetti”.
Sul futuro di Allegri come allenatore del Milan ed il rinnovo contrattuale: “Io e Berlusconi abbiamo sempre scelto gli allenatori a seconda del gioco proposto, sin dai tempi di Sacchi. C’è modo e modo di vincere o perdere, ma il Milan ha sempre imposto il suo gioco. Sta nel DNA della società . Mi sono permesso di portare Allegri ad Arcore il giorno della finale di Champions tra Bayern Monaco ed Inter. Avevo visto giocare bene il Sassuolo ed il Cagliari, con un allenatore che ha dato la sua impronta alla squadra. La filosofia del sottoscritto, e quindi quella della società , è cercare un allenatore che sappia imporre un bel gioco ed abbia un modulo che si addica alla rosa per non avere stravolgimenti sul mercato. Allegri resterà certamente al Milan anche il prossimo anno, a breve definiremo l’accordo economico. Troveremo sicuramente un accordo di questo tipo”.
Infine, per quanto riguarda l’eventuale stadio di proprietà : “Non ci sono le condizioni per fare uno stadio, Milano non avrà mai l’appoggio del Comune di Milano per fare lo stadio, poichè Inter e Milan pagano 8,5 milioni di euro l’anno per la concessione dello stadio. La Juventus ha fatto uno stadio di proprietà ed a loro vanno i complimenti. L’Italia è un paese di imprenditori. Non ci sono le leggi che consentono a questi imprenditori di fare uno stadio. Rispetto alla situazione della Juventus però ci sono delle differenze sostanziali”.
Una battuta di chiusura sul ‘tavolo della pace’: “Non siamo riusciti a trovare un accordo. C’era un documento proposto e sottoposto alla nostra attenzione. Un documento che aveva preparato il CONI che, secondo me, era una sintesi brillante di quanto era successo. Non c’è stato l’accordo per firmare questo documento, non c’è stata la condivisione sul testo dell’accordo”.