2012
Calcioscommesse, Tommasi: “Fermezza a tutela di tifosi e giocaori onesti”
Damiano Tommasi interviene in merito alla questione ‘calcioscommesse’, rammaricandosi per il proseguo della situazione dopo il primo filone delle indagini: “La situazione è sicuramente il seguito del procedere delle indagini. La cosa che stupisce ed amareggia è che, nonostante l’episodio di giugno, si sia andati avanti con queste attività , coinvolgendo persone all’interno del movimento calcistico. Dobbiamo aspettare che la giustizia ordinaria e sportiva facciano il loro corso come meglio possono, con la consapevolezza da parte di tutti di voler uscire da questo sistema.”
Pensiero rivolto anche ai tifosi e alla protezione dei valori dello sport e di chi lavora seguendoli: “Come si spiega ai tifosi che hanno visto gare decise a tavolino? La credibilità si ha valorizzando i giocatori che credevano di giocare partite vere. Queste persone non andavano a contattare un’intera squadra, ma persone singole e questo sta emergendo. à? nostro interesse e nostra voglia avere chiarezza e valorizzare lo sport e chi esercita la professione da calciatore. Bisogna fare quadrato tutti assieme, perchè purtroppo questo sistema di scommesse lascia troppi spazi all’inserimento dell’illegalità , viste anche le cifre che girano. Come si spiega ai giocatori che hanno giocato partite vere? Ci vedremo con i rappresentanti di A, B e Lega Pro, perchè credo che serva guardarsi negli occhi e capire come porci. Bisogna avere la fermezza di condannare chi si comporta male e la volontà di chiedere chiarezza. -prosegue Tommasi – A giugno sono stati tirati in ballo nomi che ai media fanno scalpore, ma che si sono dimostrati fuori dall’inchiesta e non coinvolti e questo bisogna evitarlo. Ci vuole fermezza, ed allo stesso tempo chiarezza e certezza. Cosa vorrei dire a Doni e Sartor? Credo che il primo pensiero vada alla loro famiglia ed al loro passato e, soprattutto, al loro presente, che non è dei più facili. Sono sotto una pressione fortissima e devono meditare e capire come uscire da questa situazione. Non certo come professionisti del calcio, ma come persone in una situazione molto delicata. Non penso questo vada dimenticato, ma vada sostenuto.”