2016
Squinzi: «Sassuolo? Nessun miracolo, ecco i nostri piani»
Le parole del patron del Sassuolo Squinzi sulla costruzione del club neroverde. Dagli inizi alla vittoria con la Juventus. Le dichiarazioni
Giorgio Squinzi, patron del Sassuolo, ha parlato ad “Avvenire” dell’arrivo del patron di Mapei nel mondo del calcio. Oggi il Sassuolo è una delle realtà del nostro calcio ma come è nato questo progetto? Lo spiega il patron neroverde: «Il nostro gruppo ha un fatturato di oltre 2 miliardi e mezzo di euro. In Italia ci sono appena cinque realtà che superano il miliardo. Noi ci siamo organizzati bene e abbiamo programmato meglio puntando soprattutto sulla valorizzazione dei calciatori italiani. L’operazione iniziale era un atto di riconoscenza verso il distretto delle ceramiche di Sassuolo senza il quale la Mapei oggi non sarebbe un’eccellenza internazionale. Poi in corso d’opera ci siamo accorti di poter aspirare a un traguardo come la massima serie. Abbiamo preso il Sassuolo in C2 (era destinato alla Promozione ma abbiamo subito risistemato i conti) e ora siamo in Europa».
SU BERARDI E DI FRANCESCO JR – Queste le parole di Squinzi su Domenico Berardi, gioiello neroverde e sull’arrivo sfumato di Di Francesco jr: «Sono molto grato a Domenico che ha saputo rifiutare e ha rimandato tutto di un anno. Berardi è molto amico di Zaza, si sono parlati e forse ha capito che è meglio giocare titolare in campionato e in Europa League da noi piuttosto che fare panchina alla Juventus. Da patron confesso che Berardi mi piacerebbe tenerlo “forever”, perché è un ragazzo pulitissimo e dotato di un talento al di sopra della media. Di Francesco Jr? Fosse stato per me sarebbe un giocatore del Sassuolo, ma per evitare il “conflitto di interesse” abbiamo ascoltato la voce di papà Eusebio».