Ai microfoni del quotidiano Il Mattino, il difensore bianconero si racconta alla vigilia della sfida del Montepaschi Stadium: “Ho trascorso in quella squadra e in quella città  due anni e mezzo splendidi – ha dichiarato Contini – . Me la giocherò con il Siena, se sarò scelto dall’allenatore, però non sono a caccia di rivincite. Nel 2007 trovai un ambiente carico di entusiasmo a pochi mesi dalla promozione. C’era un allenatore di grande esperienza come Reja, la squadra giocò bene e il San Paolo diventò inespugnabile: qui persero tutte le grandi. E la vittoria sul Milan ci consentì di qualificarci per l’Intertoto. Il distacco è stato un po’ amaro. La società , senza che io ne sapessi niente, era già  d’accordo con il Saragozza per il prestito. Ero chiuso nel Napoli e così decisi di fare quella esperienza. Pensavo di restare quattro mesi e invece alla scadenza del prestito, il Napoli mi comunicò che non rientravo più nei piani tecnici. La gente si è comportata sempre bene con me, sostenendomi negli inevitabili momenti di difficoltà . I napoletani riescono a mettere in secondo piano la qualità  e apprezzano gli sforzi di chi gioca con il cuore e dà  tutto per la maglia, quelli che non mollano mai. Il Napoli è un avversario di alto livello, cercheremo di strappare un punto con le unghie.”