2012
I top e flop players della 12^ giornata
Dodicesima giornata di Serie A: ecco una nostra “personale” selezione dei migliori e dei peggiori impegnati nell’ultimo turno di campionato.
TOP PLAYERS
Quagliarella – Si abbatte sul Pescara alla stregua di un tornado, martirizzando il povero Perin fino allo spettacolare botto finale che chiude set, partita, incontro e tiro al bersaglio. Insieme a Vucinic, il miglior fromboliere a disposizione del duo Alessio-Conte: probabile che si sapesse ma il vorticoso turnover bianconero ha mischiato a tal punto le carte da far dimenticare anche all’ex napoletano, il proprio indiscutibile valore. Prego ora dotarsi di collaudato corno antinfortunistica.
Dybala – Era ora! Con la classe di cui è dotato, prevedibile saltasse prima o poi come un tappo di spumante. Due gol che abbattono la Sampdoria ed altre occasioni assortite mancate per un pelo. Fantastica la seconda rete che affetta l’area doriana e le residue, anemiche speranze blucerchiate. Sconfitta “settimina” per Ferrara e fantasmi di esonero già pronti alla parata. Quanto a Dybala, sarà contento Zamparini: con il talento di Laguna Larga si è già assicurato una cospicua rendita futura. A vendere, lo vende: resta solo da capire quando e a chi ma il guadagno è assicurato. Però è lui che li scova così bravi, perciò..
Borja Valero – In pratica, quello che sarebbe servito al Milan. Il povero Montolivo, alla prima contro la sua ex squadra, sarà precipitato in depressione. Ma come? Lui se ne va a Milano e i viola allestiscono un centrocampo da Champions? Quello rossonero invece sembra il reparto della Fiorentina dell’anno scorso. Conclusione: a Montolivo sarà sembrato di continuare a giocare sempre con le stesse pippe ma a divise invertite: incubo orribile. Il pelato ex Villareal dal nome cardinalizio invece, delizia la platea con decine di tocchi di fino prima di uccellare il decadente Mexes con percussione beffarda. Top player in saldo: il Milan invece ha comprato De Jong.. Dobbiamo aggiungere altro?
Denis – Quello che sarebbe servito al Napoli e che il Napoli aveva: il giocatore giusto per riossigenare, di tanto in tanto, il povero Cavani. Germán Gustavo Denis da Lomas de Zamora, si mangia un gol prima di STRAfare nella ripresa con una doppietta che annacqua i sogni di gloria STRAmaccioniani. L’Inter STRAmazza al suolo ed è già pronta a STRApagarlo per portarselo alla Pinetina. STRAno che nessuno si sia accorto prima di quanto valga? Chiedetelo a Marino Pierpaolo, responsabile dell’area tecnica atalantina.. STRAordinariamente efficace.
Klose – A proposito di attaccanti straordinari. Il tedesco nato in Polonia è uno degli ultimi, indiscutibili, fuoriclasse del ruolo. In mezzo a tanta gente sopravvalutata, Miroslav dimostra ancora una volta che il codice a barre del talento puro di killer spietato è tanto raro quanto indecifrabile ai più. Segna un gol pesante come un macigno ma non basta: si sbatte dall’inizio alla fine sotto il diluvio universale contribuendo a traforare la già rattoppata difesa giallorossa. In un mare di ingenuità, lui vecchio corsaro dei tre mondiali, si sarà sentito improvvisamente catapultato in una stiva ricolma d’oro: figurarsi se a fermarlo potevano mai essere gli sbandati mozzi zemaniani.
FLOP PLAYERS
Goicoechea-Piris – Coppia di ammirevoli altruisti sudamericani. Il portiere uruguaiano si scopre improvvisamente pallavolista e pure scarso: e meno male che si era conquistato i gradi di estremo difensore titolare.. Il terzino paraguaiano invece “assiste” brillantemente Mauri in occasione del terzo gol laziale. C’era proprio bisogno di varcare l’Atlantico per scovare due simili “fenomeni”?
Mexes – Inguardabile, a cominciare dal taglio di capelli. E’ già un po’ ormai che passeggia ai confini della mediocrità e ieri li ha varcati decisamente. Spettatore non pagante in occasione del primo gol viola, dà il meglio di sè (si fa per dire) sul raddoppio di Valero, quando invece di mandarlo sull’esterno, gli offre generosamente lo specchio della porta. Vezzo inutile il colpo di tacco che propizia il gol di Montolivo: ai difensori si chiede di difendere, non di ricamare, leggiadri, nelle aree altrui.
Rossini – Ombra del difensore che fu nel campionato cadetto. Appunto: la Serie A è tutta un’altra cosa, chiedere a Dybala per informazioni. Se poi il nostro ha la sfiga di ritrovarsi in coppia con il Gastaldello di questi tempi, allora la frittata è fatta. Temiamo però che Ferrara, da buon napoletano, avrebbe gradito portata più idonea per il pranzo domenicale.
Canini – In pratica, l’artefice del sorpasso napoletano. Clamoroso l’errore che propizia il gol di Hamsik, conferma postuma alla regola non scritta del buon difensore secondo la quale contro certi diavoli di attaccanti, non è lecito distrarsi neppure un attimo. Il Genoa gioca, quasi quasi domina e che si ritrova tra le mani? Quattro figurine mancanti e due inutilmente doppie: sarà il caso che “il collezionista” Preziosi a gennaio completi l’album.
De Rossi – Flop solo per l’espulsione perché fino al ko di Mauri era stato tra i migloori in campo (come al solito). “Capitan Futuro” ha i nervi a pezzi, ormai è evidente. Uno tra lui e il boemo è decisamente di troppo, pena tracollo giallorosso. In teoria sarebbe più facile, e forse produttivo visti i risultati, liberarsi del secondo. Ma nel calcio la logica spesso fa a pugni (ops, pardon..) con la realtà, quindi..