Catania, Gomez: "Derby? Pensiamo al Chievo" - Calcio News 24
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2012

Catania, Gomez: “Derby? Pensiamo al Chievo”

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CATANIA GOMEZ – Non sono belli solo i gol, ma anche le esultanze di Alejandro Gomez, il quale, visto che non ne fa pochi, deve arricchire continuamente il suo repertorio: «Ho cambiato, realizzando i quattro gol in questo scorcio di stagione, modo di festeggiare. Prima che nascesse mio figlio, ho mimato un gesto convenzionale, in modo che la mia compagna intuisse la dedica», ha dichiarato l’attaccante del Catania a La Sicilia, a cui ha rilasciato la seguente intervista.

L’ultima esultanza è stata la più stravagante.

«Ho mimato la danza del cavaliere in un famoso video musicale».

Idea partorita in ritiro?

«No, ne parliamo spesso con Castro, così dopo aver provato, contro la Lazio, una grande felicità, mi sono messo a ballare».

E contro il Chievo che cosa inventerà?

«Intanto, dovremo vincere e dovrei segnare».

Non sarà semplice.

«Condivido, perché si tratta di una concorrente diretta per la salvezza».

E, poi, specialmente lei…

«Sì, purtroppo non ho mai battuto il Chievo e spero che sia arrivato il momento per sfatare il tabù».

Insomma: mettiamo che arrivi la firma sul quinto gol personale.

«Qualcosa farò, certo. Meglio inventare sul momento».

Il Catania che pareggia a Cagliari che squadra le è sembrata?

«Coraggiosa, determinata. A un patto».

Quale?

«Che ci sia un seguito da tre punti domenica. Altrimenti sarebbe un gesto sprecato».

Rimpianti per non aver violato la Is Arenas?

«Gli avversari si sono chiusi bene e noi abbiamo tentato. Va bene il pareggio, guardando avanti penso soltanto al Chievo».

E non al derby?

«Certo, poi ci sarà il confronto di Palermo. Ma pensate che si possa sottovalutare la squadra veneta? ».

No, però lei è in diffida e dovrà stare attento.

«Lo farò. Non protesto spesso, non commetto falli di gioco per partito preso».

Chiudendo la parentesi Cagliari, alla fine, gli avversari hanno attaccato con quattro punte vere.

«Ma non hanno segnato e lo zero nella casella dei gol è già un buon segno, che si era anche materializzato dopo il confronto con la Lazio. Quella è stata una partita perfetta».

Ma che cosa dovrete inventare per andare in rete su azione?

«Ci siamo riusciti spesso, in questa stagione. Contro il Chievo dovremo sfruttare la nostra velocità nelle ripartenze».

E se il Chievo, come sembra assodato, si chiuderà a riccio?

«Abbiamo specialisti sui calci di punizione, ma anche i saltatori che si spingono in area, quando si batte un calcio d’angolo».

Quattro gol, tanti quanti quelli della stagione passata. Obiettivo prossimo venturo?

«Segnare ancora».

Quanti, «Papu»?

«In ritiro, prima che cominciasse la stagione, Maran mi ha chiesto di arrivare in doppia cifra».

Ha fatto gli scongiuri?

«No, no. Ho detto che speravo di accontentarlo ».

Un suo compagno di squadra, Barrientos, ha accettato non di buon grado l’ultima sostituzione.

«Ma non dovevamo parlarne più di Cagliari. O sbaglio?».

Certo, ma ci serve sapere se avete parlato, se vi siete detti qualcosa, nel dopogara.

«Non abbiamo parlato. Dopo la partita ognuno di noi telefona a casa, o si isola per rifiatare. Ognuno ha i suoi pensieri, insomma. A freddo parleremo e cercheremo di fare sempre meglio per la squadra».

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