2012
PSG, Sirigu: ?Buffon è un totem. Miccoli e Palermo..?
ITALIA PARIS SAINT GERMAIN SIRIGU – Non è facile trovare spazio in Nazionale se devi contendere il posto ad uno come Gianluigi Buffon, ma Salvatore Sirigu resta tranquillo in attesa di un’occasione, come quella che gli ha concesso il ct Cesare Prandelli nell’amichevole contro la Francia. Intervistato da Il Giornale di Sicilia, il portiere del Paris Saint Germain ha parlato anche della sua avventura in Ligue1 e dell’addio al Palermo.
Salvatore, partiamo dal pareggio di Valbuena.
«Non ho visto partire il tiro, ho cercato di coprire la porta, gli è uscita questa conclusione angolata».
E la rete decisiva di Gomis?
«È stata un’azione confusa, non saprei dove o come abbiamo sbagliato. Potevamo fare qualcosa in più, nell’occasione, si può sempre migliorare».
In casa l’Italia non batte i francesi da mezzo secolo.
«Era un’amichevole particolare, un piacere averla disputata. Sono molto forti, hanno campioni che avevano raggiunto la Spagna sull’1-1. Resta una squadra storica, merita rispetto».
L’eredità di Buffon è più vicina?
«Non penso. In Italia abbiamo la fortuna di avere grandi portieri. Mercoledì ho giocato io, ma avrebbero potuto esserci Viviano o De Sanctis e non avrebbero sicuramente demeritato il posto. Il titolare è Gigi, un totem, cerchiamo di farci trovare pronti, non è facile reggere il paragone con lui, l’importante è dare un contributo».
Com’è il rapporto con Marco Verratti, suo compagno a Parigi?
«Ottimo. È un bravo ragazzo, siamo amici».
Pastore fatica a sfondare. Perchè?
«Sta andando bene, è contento, offre un rendimento pari alle attese, anche se lo criticano in tanti. È molto forte, fa sempre il suo per la squadra, per noi è importante così».
Sirigu come giudica la cattiva partenza del Palermo?
«È una squadra in rinnovamento, in questo momento è difficile mettere insieme tante componenti. Ha cambiato allenatore, è impegnativo coordinarsi, ha in rosa elementi tali che in futuro non avrà difficoltà».
A Fabrizio Miccoli a 33 anni manca però solo una rete al traguardo delle 100 in serie A…
«È fantastico, gli auguro il meglio possibile. E’ un giocatore romantico, lo vorrei sempre nella mia squadra».
Ujkani era stato protagonista delle promozioni del Novara, ma anche della retrocessione in B.
«Non giudico i colleghi, in genere, ma il mio giudizio su Ujkani è positivo».
È un peccato che la serie A si sia fatta sfuggire il talento di Sirigu.
«All’epoca non ci furono richieste, giocavo in una squadra di livello medio-alto, inizialmente neanche volevo lasciarla. Il progetto di Leonardo a 24 anni era una opportunità da cogliere al volo, avevo la maturità giusta per l’esperienza all’estero, a Parigi sono felice, è una sensazione diversa e nuova».