2012
Juventus – Chelsea, Vialli: “Inglesi favoriti, ma…”
JUVENTUS CHELSEA VIALLI – La redazione di Tuttosport, per analizzare al meglio la sfida di domani sera tra Juventus e Chelsea, ha chiamato in causa Gianluca Vialli. Attualmente opinionista televisivo, ma grande ex di entrambe le formazioni, l’ex attaccante ha provato a studiare quelle che potrebbero essere le mosse che i bianconeri dovranno mettere sul campo per spaventare i campioni d’Europa in carica: “Per me è stato un onore indossare la maglia bianconera. Ho cercato di meritarmela con impegno e professionalità. Molto ho ricevuto e ho fatto di tutto per restituire. Le annate al Chelsea? E’ stata un’esperienza meravigliosa, che ho vissuto in maniera totale. E’ abbastanza strano iniziare il rapporto con un club con il ruolo di calciatore, poi ricoprire quello di calciatore-allenatore e alla fine quello di allenatore a tutto tondo. A me con il Chelsea è successo e in appena quattro anni. Dove vorrei giocare ora? Da centravanti della Juve. Credo che potrei servire… Una delle qualità che la nuova squadra dirigenziale ha portato alla Juve è l’unione. Questo fa sì che la pressione sia condivisa e si limiti alla volontà di vincere. Al Chelsea invece c’è tantissima pressione, quella vera. Ha colpito prima Mourinho, poi Scolari, quindi Ancelotti, Villas Boas e ora Di Matteo. Questo perché gli investimenti, e di conseguenza le aspettative, di Abramovich sono sempre altissimi. Chi è più bravo tra Conte e Di Matteo? Non lo so. Tutti e due sono molto svegli, infatti sono stati bravissimi a capire le esigenze di due piazze completamente diverse. Pur essendo molto più giovani, mi ricordano Ferguson. Sono ambedue un passo indietro rispetto ai rivoluzionari della panchina e un passo avanti rispetto ai conservatori. Questo li rende assolutamente attuali. Ci accompagneranno a lungo, al di là delle fortune di Juve e Chelsea. D’altronde gli allenatori italiani sono i migliori al mondo. Chi schiererei nell’attacco Juve? Il problema degli attaccanti della Juve è che sono tutti dello stesso livello. Nessuno ha dimostrato di essere un fuoriclasse e questo spiega le rotazioni di Conte. Nel complesso la squadra può beneficiarne, i singoli sicuramente no. Per rispondere, faccio fatica a scegliere una coppia. Puoi formarne tante di valide, non una che possa essere considerata la più forte. Il futuro di Torres? Non credo che lo spagnolo rimarrà al Chelsea molto a lungo, Abramovich si sta già muovendo… La cifra tecnica di Torres è un po’ inferiore a quella dei centrocampisti offensivi del Chelsea, ma il motivo delle sue difficoltà è che non è mai nato il feeling con l’ambiente. A volte dipende dal modo in cui la squadra gioca, altre dalla città o dal rapporto con i tifosi, ma qualcosa c’è e ti impedisce di dare il meglio. Bisogna accettarlo e cambiare. Il futuro di Giovinco? Insigne a Napoli è già un idolo dei tifosi, Giovinco è sempre sotto esame. Forse ha a che vedere con il modo di muoversi in campo, anche se dovrebbe contare solo quello che fanno. Conte sostiene che Giovinco sia un giocatore fondamentale per la Juve grazie agli assist che confeziona. Io credo che lo sarà quando segnerà gol decisivi. Ha le doti per prendere per mano la squadra, ma deve segnare gol decisivi e farlo spesso. La difesa del Chelsea? Senza John Terry la difesa è vulnerabile. Se fossi in Di Matteo raccomanderei di limitare i fronzoli e di fare più attenzione. Se ci sono riusciti nella finale contro il Bayern, giocata senza Terry, possono farlo pure contro gli attaccanti della Juve. Chi passerà il turno? Il Chelsea è favorito perché ha un punto in più ed è accompagnato dalla Dea Bendata.“