2012
Palermo, Gasperini: “Penalizzati dagli episodi”
PALERMO GASPERINI – Il bilancio del Palermo nelle ultime sette partite è preoccupante, visti i due punti raccolti. Ma Gian Piero Gasperini vuole ripartire dai segnali positivi evidenziati dalla squadra: «Abbiamo disputato un buon primo tempo. La giocata di Gilardino cambia la partita nel momento in cui ci proponiamo bene, c’era l’opportunità di giocare. Poi è stato più difficile, ma era un match aperto», ha dichiarato il tecnico rosanero a Il Giornale di Sicilia.
Compromesso a cavallo dei due tempi.
«Per due episodi, di fatto si è chiusa a inizio ripresa».
Donati come ha spiegato il fallo di mano in area?
«È stato un gesto totalmente imprevedibile e inutile. Rientra nelle situazioni veramente difficili da analizzare della nostra squadra: fa la sua partita, con le difficoltà di un avversario che si giocava molto, offre tante cose positive ma poi si dimostra labile psicologicamente, questo va cancellato subito, le gare vanno giocate per 90minuti. Gilardino mette in difficoltà chiunque, Donati ha solo incontrato una brutta giornata, la prestazione di Bologna non ne inficia le qualità».
La classifica spaventa?
«Per adesso il nostro campionato è questo, con 6-7 squadre, nel giro di pochissimo, ogni partita va davvero giocata al meglio, non si possono fare regali del genere».
Sabato nel derby con il Catania mancheranno Ujkani e Barreto.
«Si azzera tutto. A parte il risultato di Bologna, è molto grave la perdita di Edgar: erano due falli piuttosto veniali, puniti entrambi. Era il nostro unico ammonito, mentre il Bologna aveva in campo 5 giocatori gravati da cartellino giallo, per falli anche più pesanti. Anche in quest’ottica speravo di recuperare. E stavo per sostituirlo con Viola, proprio per evitargli un’altra possibile ammonizione: paga due gesti istintivi, di peso inferiore ai tanti falli subiti».
Il portiere era proprio da cacciare?
«Credo di no, ero molto lontano, non ho detto nulla. Rivedendo le immagini, c’erano due giocatori in recupero, bastava il rigore. È stato un infierire sui primi due cartellini rossi, poi non c’è stata più gara, così però si ha l’impressione della disfatta, mentre per un tempo eravamo andati bene».
E Labrin?
«È entrato fuori tempo, non con cattiveria. Avevo visto un paio di interventi rossoblù peggiori, da dietro, l’arbitro poteva utilizzare lo stesso metro. Con noi è stato molto più pesante, non era un intervento violento ma il rosso ci sta».
Da quando è tornato in serie A, il Palermo non è mai stato in queste posizioni di classifica.
«Il blasone non conta. Qualche altra squadra è poco più su, stiamo molto attenti, traiamo il meglio da ogni partita».
Il Catania ha 8 punti di margine.
«Abbiamo 5 giorni per preparare il derby, resettiamo sempre, tanto più giocando in casa cerchiamo il massimo. Non è un bel momento, non è stata una gran domenica».
La fase difensiva preoccupa?
«È sempre stata molto positiva, per diversi incontri non abbiamo subito gol. Avevamo cominciato abbastanza bene, la rete di Gilardino apriva qualche spazio in più. Arrivavamo molto bene al limite della loro area, fra le due fasi ero più tranquillo io,c’erano i presupposti per fare bene».
Ha sentito il presidente Zamparini?
«In mattinata era con noi, ha tanto entusiasmo e voglia di fare, di tornare a offrire calcio a certi livelli. Spero di poter dare il mio contributo al Palermo. La società vuole mantenere la categoria e rinforzare la squadra a gennaio, anche le altre vorranno farlo».