2012
Bologna, Pioli: “Ci vuole continuità”
BOLOGNA PIOLI – La salvezza è ancora lontana, ma con la vittoria sul Palermo è un obiettivo accessibile per il Bologna, che non vinceva dalla gara contro il Catania. «La strada è ancora molto lunga, bisogna arrivare ai 40 punti. Ora siamo nel gruppone anche noi, diamo continuità e forza, mantenendo questo spirito. È un campionato livellato, in cui serve essere sempre al 110%», ha dichiarato l’allenatore Stefano Pioli al quotidiano La Sicilia.
Ma c’erano i due rigori a favore del Bologna?
«L’arbitro era vicino, non credo ci siano dubbi, come non esistono sui nostri meriti».
Ujkani era proprio da espellere?
«Non ho visto bene il contatto, a parte Gilardino che anticipava il portiere. Il primo penalty era per quel fallo di mano evidentissimo».
Il Palermo vi ha agevolato il compito?
«Molti meriti sono nostri. Aveva provato a fare la partita, creandoci qualche grattacapo con Ilicic e Brienza fra le linee, i rosanero hanno giocatori rapidi a inserirsi, il nostro spirito ha fatto la differenza, avevamo bisogno di mettere in campo questa prestazione».
Aveva deciso per il cambio del portiere, Curci però neanche ha finito il primo tempo.
«Stava benissimo, aveva disputato 75 minuti con il Montreal. Cerchiamo di capire perché questi infortuni muscolari avvengono con questa frequenza. Avevo parlato con Agliardi, spiegandogli l’avvicendamento, il sostituto stava facendo bene, con due-tre uscite al limite, attaccando la palla».
Com’è avvenuta la scelta di Gabbiadini rigorista?
«La priorità era di Diamanti, poi Manolo, quindi Gilardino. Hanno deciso in campo che fosse il più affidabile in quell’istante, certamente deve incidere di più».
Sul primo gol Morleo è stato fondamentale.
«È andato ad aggredire, ha vinto il duello in scivolata,ha gamba e tempi di inserimento, sa attaccare con grande continuità e a Gilardino ha permesso un gol eccezionale: da lui ti puoi aspettare di tutto, a Parma faceva prodezze del genere».
L’espulsione di Taider poteva rimettere parzialmente in corsa il Palermo, in 9 contro 10.
«È stato sfortunato e ingenuo. L’unica preoccupazione all’intervallo era per il numero elevato degli ammoniti, Gabbiadini aveva chiesto il cambio, poi Diamanti era stremato. Era giusto muovere palla e avanzare, Gilardino si era ritagliato due colpi di testa clamorosi».
Il Palermo è stato raggiunto a 11 punti, adesso il Bologna ha più chance di salvezza?
«Non abbiamo risolto tutti i problemi. Altrove abbiamo creato poco, serve continuità».
Perché non ha convocato Motta, Pasquato e Gimenez?
«Sono indietro rispetto ai compagni».