2012
Corsa riaperta in Svizzera: il Basilea ristabilisce le gerarchie. Zurigo piange
Si era parlato di ammazzacampionato, si era parlato di campionato finito, si era parlato di tanto, soprattutto del ritorno del tanto atteso Grasshopper. Invece rieccoci qui, alla 16esima giornata di Super League, prossimi alla chiusura della prima a/r del massimo campionato svizzero, a parlare di un’indecisione in vetta che mai ci saremmo aspettati. Un punto in tre partite è il bottino portato a casa da Uli Forte con le sue Cavallette, decisamente fuori da ogni convinzione e lontano dalla striscia positiva che aveva messo da parte grazie anche a Burki, estremo difensore capace di recuperare il record di imbattibilità in Svizzera.
A stendere la capolista, dopo il Servette, ci ha pensato il Basilea: un ritorno di fiamma dopo il cambio in panchina, che ha portato Yakin al posto di Vogel. Un 4 a 0 rotondo, preciso, insuperabile, che porta le firme di Marco Streller e Alexander Frei, con un David Degen che dà il via alle danze: sembra di essere tornati ai bei vecchi tempi e i romantici non potranno fare a meno di fantastica sul duetto elvetico che ha guidato l’FC Basel e la nazionale dei quattro cantoni per tanti anni. Non c’è scampo per Burki, per Ben Khalifa, e per nessun altro, nemmeno per il catenaccio di Forte, che si schiera con cinque difensori e quattro centrocampisti, opprimendo le avanzate di Zuber e un poco ispirato Nzuzi. 30 punti per il Basilea, che trova la terza vittoria di fila, e ora il distacco dalla vetta è di sole tre lunghezze.
A inframezzare, però, queste tre lunghezze ci sono San Gallo e Sion: la squadra di Gennaro Gattuso trova un’importante vittoria in trasferta contro il Servette, che quindi interrompe la propria striscia positiva a cinque punti in tre partite. 31 punti, terzo posto assicurato, e meno dalla vetta. Ma ancora più vicino è il San Gallo, che però non approfitta della caduta della diretta aversaria e si porta soltanto a meno uno, dopo il pareggio con lo Young Boys. Una partita che ha il sapore amaro di un’occasione persa, mancata, sciupata: un’intera gara giocata in dieci uomini contro la squadra più altalenante di questo campionato, capace di grandi cose a Udine, in terra nostra, ma incapace in terra propria. Nemo propheta in patria, verrebbe quasi da dire. E pensare che qualcuno vorrebbe fare di nuovo la sciocchezza di strappare Raul Bobadilla alla cittadina di Berna…
Ultimi capitoli dedicati allo Zurigo, sconfitto dal Lucerna con un del tutto inaspettato 2 a 0 casalingo: la giornata, insomma, nel canton zurighese non è per nulla felice, con entrambe le compagini che cadono. A semplificare la vita, però, ci pensa il Thun, sconfitto 3 a 0 dal Losanna: ora la distanza dal Servette è di appena 7 punti, mentre in precedenza era a 12 lunghezze.
Basilea – Grasshopper 4-0
Servette – Sion 0-2
Young Boys – San Gallo 0-0
Zurigo – Lucerna 0-2
Losanna – Thun 3-0
Reti
Marco Streller (Basilea) 8
Ezequiel Scarione (San Gallo) 7
Leo Itaperuna (Sion) 6
Raul Bobadilla (Young Boys), Alexander Frei, David Degen (Basilea), Izet Hajrovic (Grasshopper), Xavier Marairaz (Sion) 5