2012
Cagliari, sconfitta onorevole
Non è bastata la torcida dei sedicimila dell’Is Arenas per inaugurare con una vittoria l’apertura totale dell’impianto sorto a Quartu S.Elena. La sentitissima sfida contro il Napoli si è conclusa sul risultato di 0-1 griffato Marek Hamsik, con i partenopei che tornano imbattuti dalla Sardegna per tre campionati di fila. Risultato che avvantaggia gli ospiti nella corsa scudetto ma che rallenta quella sarda nella corsa ad una posizione di agiata tranquillità visto che la zona retrocessione, a causa della brutta partenza, è ancora troppo pericolosamente vicina e la classifica è corta, come gli stessi rossoblù hanno dimostrato tirandosi fuori da brutte acque vincendo quattro partite di fila.
Non si può certo dire che i ragazzi di Ivo Pulga e Diego Lopez abbiano giocato una partita dimessa. La squadra isolana ha giocato all’attacco, cercando di impensierire più volte il portiere avversario Morgan De Sanctis, riuscendoci. Sia nel primo che nel secondo tempo. Nonostante il palo di Lorenzo Insigne, sono poi arrivati due legni rossoblù che gridano ancora vendetta. Per non contare le clamorose opportunità avute dal capitano Daniele Conti e da Radja Nainggolan, oltre che da Danilo Avelar sul concludere della prima frazione di gioco.
È stata sì una sconfitta, ma d’onore. I campani sono passati quasi con il minimo sforzo, capitalizzando uno svarione difensivo che nel secondo tempo ha permesso al centrocampista-goleador Marek Hamsik di ritrovarsi a tu per tu con Michael Agazzi, riuscendo a superarlo indirizzando la sfera nell’angolino sinistro della porta. Il finale ha poi riservato il sorprendente ritorno sul terreno di gioco dell’uruguaiano Pablo Ceppelini, che se i due tecnici riusceranno a ristabilire potrebbe rivelarsi un’arma in più per il prosieguo del torneo.
Adesso i rossoblù sono attesi dall’insidiosa trasferta di Udine. Campo storicamente ostico il Friuli per gli isolani, nonostante nel 2008 abbiano potuto festeggiarci la grandiosa salvezza costruita con Davide Ballardini in panchina. Un ricordo che allevia sempre ogni sofferenza.