2012
Torino, Gillet: “Derby? Giocheremo da assatanati”
TORINO GILLET – Ne sa qualcosa di derby Jean Francois Gillet, che ne ha vissuti quattro con il Bari. Quello contro la Juventus, però, ha un altro sapore per il portiere del Torino, come ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport: “Una partita di grande fascino, una gara che si prepara da sola. Il nuovo stadio per loro è il dodicesimo uomo in campo, porta punti. Cosa dirò ai miei compagni? Dobbiamo rimanere freddi, non farci prendere dalle emozioni, giocheremo con la bava alla bocca anche perché abbiamo fame di punti. Dobbiamo rimanere lucidi, se ti tremano le gambe tutto è più difficile. Vincerà chi avrà più fame o commetterà meno errori. Se faremo una gara da Toro qualcosa porteremo a casa”.
“Rigori discutibili contro di noi? Si può sbagliare, purtroppo hanno inciso sul risultato finale. Credo però che alla fine tutto venga compensato in una stagione, lo stupore è quando accadono di fila”, ha aggiunto Gillet, che poi ha parlato di Buffon e della sua capacità di rimanere sulla cresta dell’onda per 14 anni: “Buffon è simpatico, gentile, disponibile, tra i top al mondo. Il mio segreto? Lavorare e curare i dettagli. Nessuno mi ha mai steso un tappeto rosso, anzi, dicevano che ero troppo piccolo per fare il portiere. Il futuro? Buffon fino a 40 anni può parare con la sigaretta in bocca. Io ho ancora due anni con il Torino, poi si vedrà”.
Inevitabile il confronto tra Ventura e Conte ed il riferimento allo scandalo del calcioscommesse: “Sono diversi caratterialmente, simili perché cercano la vittoria attraverso il gioco. Conte a Bari ha fatto grandi cose, è stato un trascinatore, ha dato un’idea di gioco, come Ventura la scorsa stagione ha plasmato il Torino che voleva: nulla sul terreno di gioco avviene per caso, si studia tutto prima, sul campo i giocatori ripetono solo la lezione. Calcioscommesse? Preferirei non commentare, comunque sono sereno. Conte mi ha telefonato l’anno scorso dopo la testata con Pepe in Juve-Bologna per sapere come stavo. Quando ci incrociamo ci salutiamo”.