Zeman dribblerà gli equivoci della sua Roma - Calcio News 24
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2012

Zeman dribblerà gli equivoci della sua Roma

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de rossi ifa

Presto per parlare di continuità, ma all’orizzonte si intravede qualità. Il secondo tempo di Siena, che ha regalato alla Roma la terza vittoria consecutiva dopo i successi sul Torino ed a Pescara, lascia in eredità una delle prestazioni più decise sotto il profilo del livello di gioco: la squadra di Zeman ha dominato un avversario che nella prima frazione di gara si era difeso con ordine. Poi la reazione, convinta e convincente.

TANTO DESTRO NELLA VITTORIA DI SIENA – Sì, finalmente Mattia Destro. Al quarto gol in campionato dopo la doppietta dell’Artemio Franchi di Siena, è palese come, se schierato al centro del tridente offensivo, renda al massimo perché impiegato nel suo ruolo naturale. Detto, fatto: Osvaldo infortunato ed ecco due gol contro una difesa e su un campo dove finora non si era segnato tanto. A dire il vero il giovane attaccante aveva deciso con una sua rete la trasferta di Pescara, seppur schierato da attaccante laterale con Osvaldo centravanti. Ecco, Osvaldo: chi giocherà titolare da oggi in poi? Il rientro di Lamela è imminente, capitan Totti è in un ottimo periodo di forma ed in quanto tale intoccabile perché garanzia di qualità, resta un posto nel tridente. Zeman ha sempre preferito Osvaldo finora, puntando forte in conferenza stampa su Destro, indicandolo come potenziale crac futuro; ed ora il boemo gongola perché sa di disporre di un attacco atomico e di poter scegliere con tranquillità e consapevolezza.

IL PARADOSSO DE ROSSI – Qualche problema in più in mediana. Alle volte il destino gioca a disegnare traiettorie irripetibili: Daniele De Rossi espulso nel derby contro la Lazio – punto più basso della stagione giallorossa – e poi squalificato per tre turni, occasioni in cui va in scena la rinascita della Roma con le tre vittorie consecutive già citate. Un caso, figurarsi se un calciatore con qualità e determinazione di De Rossi possa rappresentare un malus nell’economia del club. Eppure i rapporti tra il centrocampista della nazionale e Zeman non sono mai risultati brillanti, questioni in primis di ordine tattico e poi probabilmente di approccio caratteriale e peso nello spogliatoio: il tecnico, dopo aver recuperato Pjanic da un utilizzo con il contagocce, sceglierà come sempre in base a ciò che ritiene opportuno, senza fare sconti a nessuno in base al nome o quant’altro. Certo è che un eventuale accantonamento di De Rossi aprirebbe inevitabilmente le porte alla cessione del campione di Ostia.

LA SFIDA DELLA CONTINUITA’Zeman lo ripete in ogni occasione e del resto come dargli torto: la grande sfida a cui è attesa la Roma per ritagliarsi un ruolo credibile nell’ambito del campionato italiano è quella della continuità. Nell’arco dei novanta minuti come nel complesso della stagione. Il boemo dribblerà tutti in tal senso, scegliendo l’assetto che riterrà di volta in volta più efficace in base alle sue convinzioni e senza dar peso a situazioni scomode: a rimetterci potrebbe essere anche il portiere Maarten Stekelenburg, che non ha mai impressionato l’allenatore. La società ne è al corrente: scegliere Zeman in estate avrebbe significato anche accantonare la diplomazia. L’ambizione non gli manca e già dalla supersfida con la Fiorentina tante incertezze saranno fugate: illustri bocciati? Vittoria contro l’ex Montella? Sulla prima domanda c’è soltanto da attendere, l’eventuale risposta affermativa al secondo quesito rilancerebbe con forza le credenziali della Roma offuscando il difetto più evidente: la continuità dei risultati.