2012
Cagliari, amarezza da spazzare via
Per l’ennesima volta il Cagliari si ritrova a mani vuote dopo aver condotto le danze per quasi l’intera durata del match. Stavolta ad avere la meglio è stato un Chievo venutosi a prendere il sole e, già che c’era, tre punti. Che chi abbia la meglio sull’erbetta non è chi giochi meglio ma che riesca a buttarla dentro è noto a tutti, ma dopo una giornata del genere l’unica sensazione che si può provare è una forte amarezza.
Vedere un gruppo che per tutto l’incontro cerca di rimettere in piedi il risultato, seppur con confusione negli ultimi concitati minuti, ed uscirne sconfitto è ormai successo troppe volte. Ma gli stessi numeri che danno ragione alla tranquillità ostentata dal tecnico Ivo Pulga nonostante il crudele passivo, non hanno limiti. Chi sbaglia, paga. Almeno a pallone.
Giusto nella prima mezz’ora la squadra isolana ha giocato a basso regime, a fronte di un avversario che, schierato con un modulo speculare, non agiva che alla stessa maniera. Poi i rossoblù sono usciti dal guscio e hanno cominciato a martellare, spinti dal pubblico dell’Is Arenas, finora non proprio rivelatosi un fortino invalicabile come si sperava inizialmente. Dopo la larga vittoria contro il Siena c’è stata la caduta con il Napoli ad accompagnare la squadra verso la debacle di oggi. La felice parentesi di Coppa Italia non ha avuto gli effetti sperati a livello di risultato.
La classifica continua a non sorridere. Il calendario ora si guarda con maggior timore, ma la speranza di poter tornare a risultati soddisfacenti non deve assolutamente mancare. Come si è riusciti nell’intento di pareggiare in casa della rombante Inter, sarà lecito aspettarsi un buon esito al Tardini contro il Parma. La Juventus, prossima avversaria a Quartu, è una grande squadra e in quanto tale non serviranno eccessivi stimoli ai giocatori per far fare di tutto per far felici i sardi veri (quelli che andranno allo stadio per tifare la squadra di casa). E contro la Lazio si potrebbe sperare di riprendere una tradizione positiva intrapresa nell’ultimo decennio all’Olimpico contro i biancocelesti, venuta meno solo negli ultimi due campionati.
I due allenatori dovranno ora rivedere il funzionamento del reparto difensivo e soprattutto di quello offensivo, dotato di tanta qualità ma, come si è visto oggi, di poca sostanza nonostante i tanti tentativi, neutralizzati da un Sorrentino in forma super. Non resta che sperare che Mirante, Buffon e Marchetti si rivelino un filino meno decisivi e in palla dell’estremo difensore del Chievo e ogni chance sarà a favore del Cagliari, soprattutto contro i gialloblù. A Parma si dovrà ripartire.